TERMOLI – Pescherecci in porto a Termoli per il fermo biologico, polemiche “in poppa” tra gli armatori che trasferiscono diverse barche della marineria molisana a Brindisi per pescare in quella zona. Si rinfocolano i veleni per il fermo pesca a Termoli dove la marineria, da anni palesemente contraria a tale tipologia di misura, considerata assolutamente inutile in piena estate se non addirittura dannosa, annuncia il “trasloco” dei pescherecci nel Salento. Lavoreranno in quel tratto di mare ed a settembre, quando arriverà il fermo pesca in quel tratto di costa, si fermeranno anche loro.

E intanto alzano il tono della voce sulla situazione drammatica in cui si trova la categoria che non ha ancora ricevuto gli indennizzi dello scorso anno. “Si parte con un altro fermo biologico nonostante le nostre proteste che continuano a restare inascoltate dal Ministero – hanno dichiarato alcuni marittimi – e non abbiamo nemmeno i soldi del 2013. Siamo costretti a restare a terra per 42 giorni, nel pieno del mese di agosto, il periodo cloù per il turismo e dobbiamo riprendere il mare quando tutti sono andati via. Non ci stiamo più a questa situazione“. A rincarare la dose, anche le associazioni di categoria.

“Sono molto amareggiato per questa situazione ed ho scritto alla Direzione generale della pesca per protestare visto che ancora non abbiamo gli aiuti dell’estate scorsaha dichiarato Domenico Guidotti, responsabile regionale di Federcopesca – Gli operatori del comparto hanno difficoltà a pagare le scadenze in banca. Alcune imbarcazioni termolesi, per questo motivo, sono andate a Brindisi a pescare. Questa situazione è davvero assurda e divenuta intollerabile”.

Ma c’è di più. La crisi nera ha toccato anche la piccola pesca, alle prese in questo periodo con la mucillagine. “Su questa problematica – ha denunciato Guidotti – c’è una totale assenza della Regione Molise. L’Abruzzo si è mosso, la Puglia anche, solo il Molise no. C’è stata solo una riunione con l’assessore regionale Facciolla e basta. I titolari dei battelli e piccoli imbarcazioni non stanno lavorando da un mese e mezzo”. Ieri mattina i marittimi con i propri battelli hanno effettuato una ricognizione in mare per controllare la situazione delle alghe al largo del litorale molisano e cercare di gettare le reti il prima possibile.

Articolo precedenteBagni poliambulatorio a Montenero sotto accusa. Proteste utenti: non c’è nulla
Articolo successivoZuccherificio, dipendenti denunciano: troppi ratti. Ci vuole disinfestazione
Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa