nEW-yORK _ La bella accoglienza della Regione Molise alle autorità americane e alle delegazioni di oriundi molisani provenienti dal Connecticut, dalla Pennsylvania, dall’Argentina, dalla Spagna, dalla Svizzera e da altri paesi, in occasione del 600° anniversario della Madonna della Libera di Cercemaggiore non deve rimanere un gesto occasionale. Al contrario è opportuno intensificare i rapporti con lo Stato del Connecticut, rappresentato dal Senatore Sean Williams, per giungere, anche in collaborazione con le nostre comunità di Waterbury-Oakville-Watertown-New Haven-Norwalk,New Britain, alla stipula di un Protocollo d’Intenti per gli scambi culturali, economici, sociali, storici, universitari e turistici. Già nel 2008 vennero gettate le basi su un possibile accordo istituzionale con incontri svoltisi nella capitale dello Stato ad Hartford con il Vice-Governatore Mike Fedele e con vari parlamentari tra cui il deputato Robert Dole ed il senatore Williams. Se si intende procedere, il passo successivo è il raccordo con lo Speaker del Parlamento del Connecticut e col Governatore dello Stato.

Perché precluderci la possibilità di un rapporto diretto con Yale University, con imprese, comunità, strutture sanitarie d’eccellenza e centri di innovazione e ricerca ? E una prima ipotesi per consolidare questo legame è il partenariato tra la città di Waterbury ed il nostro territorio, per un accordo tra l’Orchestra Stabile Regionale, il Conservatorio e l’Orchestra Sinfonica di quel centro fondata e diretta per 24 anni dal violinista molisano Mario di Cecco, prevedendo una loro presenza in Molise per le conclusioni degli eventi del 600° anniversario della Libera previste per il 2 luglio 2013. Con la Pennsylvania vanno riannodati i fili con la città di Greensburgh, gemellata dal 2000 con Cercemaggiore, che conta un elevato numero di residenti molisani di quinta e sesta generazione che vogliono riscoprire e conoscere la terra dei loro avi. E’ accaduto ad una Germano, moglie del Sindaco di quella cittadina, ed è accaduto al giornalista – scrittore Vince Rause ( Vincenzo Rauso ) che per i suoi 60 anni si è regalato la presenza al 600° della Madonna della Libera nel paese d’origine della mamma, nata negli Stati Uniti, e sorella del Dott. Pascal Spino, il pediatra molisano insignito del più prestigioso riconoscimento civile degli Stati Uniti d’America, introdotto nel 1861 con legge a firma di Abramo Lincoln. E ieri è stata l’occasione per inviare a nome di tutta la Regione Molise un grazie di cuore a Pascal Spino, per una gratificazione consegnata dal Presidente Barak Obama nel luogo sacro del cimitero di Washington il 26 marzo 2011 ai familiari, di questo figlio di bracciante poverissimo che con sacrifici immani divenne pediatra e per 60 anni curò gratuitamente i bimbi poveri di Greensburgh in memoria della sorellina di cui porta il nome, morta a 3 anni perché la famiglia non aveva i soldi per curarla.

 Ed è bello ricordare oggi 4 luglio, Festa dell’Indipendenza Americana, i 13 Stati che si unirono per scacciare gli inglesi e adottarono la Costituzione di Thomas Jefferson, con 9 voti a favore, 2 contro e 2 astenuti. Secondo leggenda il patto di mutualità venne nascosto nel cavo di un albero del Connecticut e ne divenne il simbolo della bandiera. E in nome di quella bandiera e di quella a stelle e strisce della Confederazione, venne a morire in Italia già nella Prima Guerra Mondiale, un soldato nato nel Connecticut da famiglia di Cercemaggiore, Gianvincenzo Petraroia, a conferma di quanto sia antico il legame tra Molise e Stati Uniti. Per costruire ponti, aprire nuove strade e ampliare gli orizzonti del nostro territorio, non c’è bisogno di sperperare soldi inutilmente. Questo scambio avviato nel 2008 dalla Regione Molise non è costato un euro, ha visto aprirsi un varco interessante che andrà coltivato, ha reso giustizia alla memoria di tante persone e di intere generazioni di emigranti, ha riavvicinato l’oceano e ha determinato la presenza di un elevato numero di visitatori che per alcune settimane saranno ospiti dei nostri alberghi, acquisteranno i nostri prodotti e conosceranno la nostra terra, in un operazione di marketing che vale più di tanti progetti costosi molto pubblicizzati e poco efficaci.

Michele Petraroia

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