TERMOLI _ Quello che è accaduto venerdì scorso nel porto di Termoli, dove una imbarcazione a vela da diporto di grosso tonnellaggio è rimasta incagliata all’imboccatura , riporta drammaticamente in evidenza quello che denunciamo da anni, sulla gravità del pericolo causato dall’insabbiamento dovuto al mancato dragaggio . La barca a vela, in questione, ha una chiglia di circa 3,50 mt, imbarcazione in transito probabilmente per trovare un porto di riparo è entrata regolarmente nel porto di Termoli e d è rimasta incagliata sul fondo nel canale d’ingresso del porto.

La più grande industria del Molise è il porto!. Chi lo vive quotidianamente, può affermare, che nonostante la pubblicità saltuaria di opere faraoniche (collegamenti con interporto, PRP, etc ) , la realtà portuale è in uno stato di abbandono quasi totale. Non è il momento di trovare colpevoli o responsabili, non è importante, sarebbe inoltre, un’ inutile perdita di tempo, oggi le priorità sono altre, bisogna rimboccarsi le maniche individuare i problemi e con l’aiuto delle istituzioni risolverli nel più breve tempo possibile. Proprio così, con l’aiuto delle istituzioni, le quali devono prendere atto che le vigenti norme di dragaggio nei porti non sono attuabili, nè materialmente nè economicamente.

I fanghi nei porto del Mediterraneo storicamente vengono dragati e sversati in mare, lo facevano i Romani, lo facevano i Medici, lo ha fatto il Genio Civile Opere Marittime, e lo si è potuto fare fino a che non sono state inventate le famigerate vasche di colmata(dove devono essere sistemate i fanghi di dragaggio per stoccarli) Del resto il porto non produce fanghi, ma riceve solo quelli provenienti dal moto ondoso, che male c’è a riportare in mare quello che già naturalmente avrebbe dovuto andarci! Questo vuole essere un grido di aiuto, non stiamo chiedendo soldi ma possibilità, la possibilità di rilanciare il porto e la città prima che sia troppo tardi!. Ripristinare i fondali portuali con un iter burocratico rapido versando i fanghi in mare

“Le organizzazioni di categoria della Pesca-dichiara Domenico Guidotti della Federcoopesca Molise- da tempo stanno denunciando la situazione di degrado, incuria e abbandono di quella che dovrebbe rappresentare la principale risorsa economica del Molise. Il porto di Termoli e’ insabbiato, si esprime allarme per le condizioni di abbandono della realtà portuale e lo sconforto per le inadempienze di lunga durata di fronte alle esigenze drammatiche di manutenzione e ampliamento”. Agostino De Fenza dell’Agci Agrital “ Credo vadano attivati interventi immediati e ormai non più rinviabili, a tutela non solo della marineria e degli operatori commerciali, ma di tutto il territorio urbano e dei cittadini».

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