PortoSbrocca
Nagni, Sbrocca e Frattura
TERMOLI – Lo stop della commissione consiliare regionale all’approvazione del nuovo piano regolatore portuale, mi ha ispirato alcune riflessioni sul progetto di riqualificazione urbana targato Sbrocca. Partiamo dal fatto, assodato, che il porto non è comunale ma, in quanto bene demaniale, affidato in tutto e per tutto alla Regione Molise. Questo aspetto, apparentemente irrilevante, assume, a mio avviso, importanza fondamentale se si vuole a tutti i costi collegare, in maniera esclusiva, la viabilità portuale, ovvero la viabilità di un porto regionale, alla rete viaria comunale.

Di fatti, la nuova viabilità urbana pensata dalla Giunta Sbrocca, per intenderci quella che comprende il tunnel, prevede il collegamento in entrata ed uscita dalla città, attraverso il tragitto che parte da viale dei Marinai d’Italia, passa per la “stravagante” galleria e quindi per il porto, e infine arriva al lungomare Cristoforo Colombo.

A questo punto, devo fare un piccolo inciso: in occasione delle festività di San Basso un marinaio della capitaneria di porto mi bloccò invitandomi ad invertire la marcia in quanto il porto per l’occasione era chiuso al traffico. Oltretutto, basta girare qualche porto d’Italia per accorgersi che sono fisicamente separati dal resto delle reti viarie a cui sono collegati; in altre parole, se il porto di Termoli fosse come altri porti italiani, sulla discesa del porto, ad occhio e croce davanti alla Dogana prima di arrivare alla chiacchierata rotonda delle paranze, ci dovrebbe essere un passaggio a livello con tanto di personale a controllare gli ingressi. Lo stesso dovrebbe accadere, in regime di normalità, subito dopo la seconda galleria, prima dell’altrettanto discussa rotonda col timone, lungo viale dei Marinai d’Italia. Ora, ammettiamo per ipotesi, io spero remota, che la storia del tunnel passi e che la viabilità comunale attraversando il porto colleghi viale dei Marinai D’Italia con via Cristoforo Colombo, in tal caso l’anello viario corso Fratelli Brigida, via Roma, via Sannitica, corso Mario Milano, verrebbe spezzato dalla pedonalizzazione di via Roma.

Ora ammettiamo, sempre per ipotesi, questa per niente remota (vedi i recenti fatti di cronaca di Francia e Germania) che tutti i porti italiani per ragioni di sicurezza nazionale vengano chiusi e gli accessi sottoposti a controlli di filtraggio (check-in) per rischio attentato, la rete viaria comunale resterebbe interrotta dal TUNNEL e questa circostanza imporrebbe al futuro sindaco (speriamo non sia l’attuale) di riaprire il traffico su via Roma e Piazza Sant’Antonio, ripristinando lo stato attuale con enorme beffa per tutti, pure per coloro che oggi sostengono questa opera faraonica ed inutile. Pertanto, rivolgo un invito agli amministratori: RIFLETTETE SU QUESTE COSE… siete ancora in tempo per invertire la rotta ed evitare che il danno diventi irreparabile.

Ciro Stoico
Articolo precedenteLarino, due persone con coltello denunciate
Articolo successivoStabile Curia, nessun cedimento strutturale

8 Commenti

  1. PER CIRO
    AMMETTIAMO, SEMPRE PER IPOTESI, CHE DOMANI SCOPPI LA TERZA GUERRA MONDIALE, TUTTI I TERMOLESI ANDRANNO A RIFUGIARSI SOTTO IL TUNNEL. CARO STOICO, MICA PUOI NEGARE LA FATTIBILITA’ DI UN’OPERA NVENTANDOTI MILLE IPOTESI NEGATIVE. CERTO, TUTTO PUO’ SUCCEDERE! E ALLORA STIAMO CON LE MANI IN MANO ASPETTANDO GLI EVENTI.

  2. Per Saverio – Stoico
    Caro Saverio non sono un tecnico e le mie considerazioni nascono dalla disamina delle molteplici criticità emerse durante la verifica della documentazione (del nuovo Prp) da parte della commissione consiliare, tale da rimandare alla Struttura Tecnica regionale l’istruttoria.
    In Italia l’obbligo per le strutture pubbliche di dotarsi del piano di evacuazione e del piano gestione emergenza nasce da un pessimismo universale o dalla necessita di predisporre procedure preventive nel caso si verifichino gli eventi (terremoto/incendio)?. La variazione dello stato di allerta nazionale si attua contestualmente con il verificarsi di un guerra? Infine questo famigerato tunnel, a mio modesto parere, non potrebbe rivestire nemmeno il compito di “rifugio” visto i nuovi sistemi d’arma.

    • Per Ciro
      PER CORRETTEZZA E CONSUETUDINE IO NON RISPONDO AGLI ANONIMI. PERCIO’: CARO CIRO, HO SEMPRE LETTO E APPREZZATO QUELLO CHE SCRIVI. MA, COME SAI, IO SONO UNA PECORA NERA E LA PENSO, SPESSO, DIVERSAMENTE DAGLI ALTRI. MI PIACE FARE DELLA SATIRA DEL TIPO DELLA SATURA LANX ORAZIANA. INFATTI, NON POTREI MAI PENSARE CHE I TERMOLESI POTREBBERO SFRUTTARE IL TUNNEL PER RIPARARSI DA UN’EVENTUALE CONFLITTO BELLICO. DA SEMPRE SONO STATO UNO DEI POCHI A “FAVORE” DEL TUNNEL CHE A MIO AVVISO, SE MUNITO DEL PARCHEGGIO CHE GIA’ C’E’, POTREBBE SODDISFARRE,INSIEME ALL’ALTRO DI VIALE CAMPANIA IL PROBLEMA DELLE AUTO. E’ DA SEMPRE CHE MI OCCUPO DEI PROBLEMI DEL MIO PAESE. FORSE DA QUI, A 600 KM. DI DISTANZA, SI VEDONO MEGLIO. SONO OLTRE 100 ANNI CHE NON SI FACEVA UNA PROPOSTA D’INTERVENTO DECENTE, A MIO AVVISO! MA QUI IL DISCORSO SI FA LUNGO E DIFFICILE E PREFERISCO PARLARNE ALLA PRIMA OCCASIONE CHE CI VEDREMO A TERMOLI. INTANTO T’INVIO UN PAIO DI QUARTINE STRALCIATE DAL MIO ULTIMO LAVORO CHE FANNO PROPRIO AL CASO NOSTRO. COLGO L’OCCASIONE PER SALUTARTI CORDIALMENTE, INSIEME AL NOSTRO AMICO COMUNE. CONCLUDO, COME FACCIO SPESSO CON UN PAIO DI QUARTINE MOLTO SIGNIFICATIVE ESTRAPOLATE DA UN MIO POEMETTO: “…Ne ‘nge po’ campa’ sule de recorde ‘a vite scòrre e scòrrene i penzire mitte ‘ndu core quille ch’ève jire pure se te sémbre che assaje è descorde. E’ chjine de ségrete e cose bbèlle ‘stu munne che cia date ‘u Padretèrne e ne stanne cèrte ‘ndu Guverne ché ddeventate proprje ‘nu bburdelle! Ciao e a presto…a voce!

  3. Banalizzare x non vedere
    …a me le osservazioni di Ciro sembrano davvero pertinenti…e allora siccome non è certo che sbatti con un’altra macchina, facciamoci l’autostrada contromano…
    Non banalizziamo per mettere in ridicolo chi non la pensa come noi…non tutti sono funzionali a certe logiche politiche…Bravo Ciro…continua così…non ti curar di loro ma guarda e passa…ma non nel tunnel

  4. parcheggio San Babila
    Saverio, Saverio, ammettendo per ipotesi che tu Milanese del “tachet” cominciassi a farti gli affari di Milano con un bel tunnel e annesso parcheggio sotto San Babila, sai quante bottiglie di spumante stapperebbero a Termoli. Come direbbe Crozza/Razzi: “fatti li c…i di Milano e lasciaci in pace”.

  5. Saverio …. sei grande !
    Questa è l’opera più importante mai pensata e fatta a Termoli, si perché si farà al 100%, la rinuncia, sarebbe incompresa dalla stragrande maggioranza dei Termolesi, che, non aspettano altro….. sbrigatevi piuttosto, signor Sindaco ! perché non si inizia ?

    • per francesco
      NON SONO AVVEZZO AD AVERE CONSENSI NEI RIGUARDI DELL’ARGOMENTO IN OGGETTO. SPERO CHE IL TUO PLAUSO SIA SINCERO. IL FATTO CHE TU CI METTA LA FACCIA E NON IL…COME CHI TI PRECEDE SU QUELLO CHE DICI TI FA ONORE. E PER QUESTO TI RISPONDO VOLENTIERI. IO NO SO COSA GLI E’ PRESO AI TERMOLESI CHE NON RIESCONO AD APPREZARE UN INTERVENTO COSI’ SIGNIFICATIVO. SE FOSSE STATO PER QUESTI POLITICASTRI, TERMOLI SAREBBE ANCORA A PESCARE CON LE PARANZE PERCHE’ …. SONO “BELLE”. e INVECE, BISOGNA ANDARE AVANTI. COME DICO NEI MIEI VERSI: “…NON SI PUO’ VIVERE SOLO DI RICORDI, CHE SONO CHIUSI NEL CUORE DI TUTTI I TERMOLESI…”. LA POLITICA E I POLITICASTRI TERMOLESI NON HANNO MAI AVUTO BUONA VITA A TERMOLI. LA MIA PREOCCUPAZIONE E’ CHE ANCORA UNA VOLTA SI PERDE LA POSSIBILITA’ DI FAR CRESCERE IL PAESE IN MODO RAZIONALE… MA QUI IL DISCORSO SI FA LUNGO E MAGARI LO CONTINUEREMO ALLA PRIMA OCCASIONE TI SALUTO , A PRESTO.