altTERMOLI – La Capitaneria di Porto di Termoli, nell’ambito di una più ampia operazione nazionale coordinata, per le Regioni Abruzzo, Molise e Puglia (Isole Tremiti) dalla Direzione Marittima di Pescara, ha svolto nei giorni scorsi un’operazione complessa di Polizia Marittima denominata “LABYRINTH”. Gli obiettivi sono stati: tutela del consumatore finale, la salvaguardia dell’ambiente marino, la preservazione delle specie ittiche bersaglio della pesca illegale in un periodo in cui la richiesta di prodotto ittico aumenta in modo sensibile. L’attività si è svolta in 3 fasi operative, due nel mese di dicembre 2014 e una nel mese di Gennaio 2015 con l’impiego di 20 uomini e donne sia in mare che a terra.

Lungo le coste Molisane e nell’arcipelago Diomedeo, aH’interno dell’Area Marina Protetta di Isole tremiti, hanno operato 3 mezzi navali della Guardia Costiera impiegati nei controlli della pesca a strascico e a circuizione, della pesca dei piccoli pelagici (alici e sardine), della pesca sportiva e ricreativa, nonché nel controllo del rispetto delle norme da parte dei pescatori sportivi. Per quanto riguarda la parte terrestre invece sono state impiegate 02 autopattuglie che hanno effettuato accurati controlli, sia presso i punti vendita e di ristorazione, tra cui anche le mense collettive (ase di cure), sia nella grande distribuzione e presso i centri di stoccaggio in cui viene trattato il prodotto.

Sono stati, inoltre, effettuati posti di controllo stradali, soprattutto in entrata ed uscita dal porto, al fine di combattere, in previsione delle festività, un traffico illegale sul territorio di datteri di mare e di tonno rosso.

Sono stati eseguiti più 115 controlli e comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 25.500 euro, sono stati sequestrati prodotti ittici non sicuri per il consumatore per un totale di 47 kg, nonché diversi attrezzi non conformi alle normative vigenti. (INN).

Le violazioni riscontrate hanno riguardato: la tracciabilità del prodotto ittico, norme atte a garantire che nella filiera ittica non venga immesso prodotto proveniente da attività illecita e quindi potenzialmente nocivo per la salute pubblica; l’etichettatura del prodotto, norme che prevedono una serie di informazioni a tutela del consumatore al fine di consentirgli di poter scegliere il prodotto ittico evitando di essere tratto in inganno e frodato; l’impiego di attrezzi da pesca vietati, e nello specifico di quelli utilizzati per la piccola pesca posizionati nelle vicinanze della costa con conseguenti pericoli per la sicurezza della navigazione.

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