CAMPOBASSO _ “Gentile Signora,

 

leggo con attenzione lo sfogo espresso nella lettera. Intanto la ringrazio per le parole di stima e di cortesia che mi ha voluto rivolgere e le ribadisco i sentimenti di ammirazione e di amicizia che ho sempre nutrito per il compianto Francesco che, quando ero giovane studente, seppe darmi utili consigli e suggerimenti per integrarmi in un ambiente nuovo e grande quale era la Casa dello Studente di Roma.

Amicizia che ho avuto modo di coltivare anche dopo gli anni dell’università, fino alla sua scomparsa.Entrando nel merito della questione da lei sollevata posso rassicurarla circa la mia piena ed incondizionata attenzione per il territorio di Venafro e per il Santissimo Rosario. Come posso assicurarla che è mia volontà e responsabilità dover garantire a questa città, e ai suoi abitanti, servizi sanitari qualificati e idonei alle necessità che si riscontrano nelle varie fasce della popolazione. Traggo proprio dalla sua riflessione e preoccupazione lo spunto per evidenziare quanto importante sia l’attivazione di servizi e prestazioni per dare risposte ai bisogni che lei stessa riscontra per gli anziani e per le loro famiglie. A questa parte della popolazione è nostro dovere assicurare assistenza continua e in strutture idonee alle loro esigenze.

Di qui la volontà del Governo regionale di andare in questa direzione attivando nuovi programmi e iniziative per l’assistenza e per le varie problematiche connesse alla geriatria. Per quanto riguarda il SS Rosario, le assicuro che vogliamo che quella struttura resti a servizio dei cittadini e consenta loro di riceverne cure adeguate e di qualità. Non siamo disposti evidentemente, però, ad accettare la strumentalizzazione delle giuste preoccupazioni di cittadini come lei, da parte di alcuni piccoli personaggi della politica locale che “cavalcano” la protesta per attrarre un consenso elettorale in vista delle elezioni provinciali ed europee. Gli stessi personaggi che per i medesimi motivi di propaganda si sono abbandonati a manifestazioni eclatanti in cui hanno espresso considerazioni offensive e ingiuriose nei confronti di chi è alle prese con una difficile fase di riammodernamento e riadeguamento del Sistema Sanitario regionale  per renderlo in grado di andare incontro ai REALI bisogni dei cittadini.

In attesa di poterla incontrare e chiarire di persona quanto detto, le esprimo tutto il mio affetto e rispetto per i cittadini di Venafro, come per tutti quelli del resto del Molise. Per loro continuo a lavorare ogni giorno per raggiungere l’obiettivo di una sanità moderna, qualificata e capace di raggiungere, con i suoi servizi, tutti, ovunque essi abitino, in ciascuno dei 136 Comuni della regione.

                                                                                                                             Sen Michele Iorio

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