TERMOLI _ La situazione venutasi a creare dal primo di giugno negli uffici postali, a causa di un grave malfunzionamento della piattaforma SDP, ha generato gravi ripercussioni sui servizi, sulla clientela e sugli operatori addetti. I tecnici continuano a lavorare per risolvere i disservizi agli sportelli. La Società Poste Italiane ha convocato d’urgenza un consiglio di amministrazione per esaminare i problemi e adottare misure a tutela dell’azienda e degli utenti. Tutto è dovuto a un inconveniente al software Ibm su cui poggia l’operatività dei 60mila uffici postali. Un incidente informatico quindi e, per questo, l’Antitrust ha escluso di intervenire immediatamente, perché non risolverebbe la situazione.

Giovedì 9 intanto l’azienda e le associazioni dei consumatori avvieranno un tavolo di conciliazione sui disservizi di questi giorni. Le associazioni dei consumatori che chiedono di prorogare i termini di pagamento di bollette, tasse, multe e rate in considerazione delle difficoltà riscontrate nei giorni scorsi negli uffici postali a causa del server centrale delle Poste. La richiesta sarà inoltrata al Consiglio dei Ministri di studiare un decreto ad hoc per prorogare di un mese i termini di pagamento di utenze varie e sanzioni. In particolare è necessario posticipare la scadenza di contravvenzioni stradali, rate di finanziarie o altri debiti, bollette luce, gas, telefono e utenze in generale, tasse e tributi di ogni tipo, e qualsiasi pagamento il cui termine rientri nei primi 15 giorni di giugno. Ciò consentirà ai cittadini di sanare in automatico la propria posizione non appena i servizi postali saranno correttamente ripristinati, senza dover sopportare penali, balzelli e ingiusti aggravi di spesa.

La CISL Poste dichiara Antonio D’Alessandro chiede che tale situazione deve essere gestita e affrontata con strumenti eccezionali. In particolare devono essere garantite le prestazioni straordinarie retribuite (art.31 CCNL) sia al personale operante negli uffici già implementati SDP, sia al personale operante negli altri uffici e comunque in tutti i settori operativi dell’azienda interessati, garantendo il pagamento della prestazione mediante il solo rilevamento automatico dell’orario di lavoro. Inoltre – continua Antonio D’Alessandro – devono essere garantite tutte le forme di tutela del personale operante che a causa del problema evidenziato potrebbe essere esposto al rischio di denunce delle quali non è ovviamente responsabile e le tutele sugli eventuali errori dettati dal blocco del sistema nella fase contabile di ogni singola operazione e di chiusura dell’ufficio. Oltre al resto – finisce Antonio D’Alessandro – la Filiale di Campobasso, completamente nel pallone, non ha trovato assolutamente la concentrazione necessaria per fronteggiare il problema, infatti, ha ritenuto giusto aprire una Succursale Di Campobasso, senza concordare o inviare nessuna informativa alle OO.SS. come previsto dal CCNL, ma la cosa più grave è stato il non informare i clienti disperati.

Il Segretario Territoriale Antonio D’Alessandro

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