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TERMOLI _ In riferimento alle dichiarazioni rilasciate a fine dicembre, dal consigliere di minoranza Filippo Monaco agli organi di informazione, relative alle irregolarità e alla “disastrosa” gestione finanziaria dei conti fuori bilancio del Comune di Termoli, attribuiti al corrente anno e all’attuale amministrazione, interviene il Capogruppo del Pdl di Termoli, Fernanda De Guglielmo:  

“Mi sembra davvero assurdo che il consigliere Monaco, nonostante sia a conoscenza di tutte le problematicità che attualmente gravano sulle casse dell’Ente, visto che per un determinato periodo di tempo ha ricoperto anche la carica di vice sindaco prima di essere estromesso con disdoro da Greco, si permetta di screditare l’attuale gestione finanziaria.  

Forse bisognerebbe ricordargli che fin dal primo giorno del suo insediamento, il sindaco Di Brino,  è stato messo a conoscenza dai responsabili di tale settore, delle disastrose condizioni economiche del Comune, ereditate dalla passata amministrazione. A tal motivo,  mi sembra giusto e doveroso far conoscere ai nostri cittadini termolesi la reale situazione finanziaria del Comune. Ma andiamo per ordine:  

Vi erano mandati di pagamento da emettere per determine dirigenziali di liquidazione, riferite al periodo di maggio 2009 – maggio 2010 pari ad € 5.968.783,90.

Posizioni riferite a debiti fuori bilancio, non riconosciuti in precedenza, pari ad € 2.686.288,76, di cui fa parte il debito verso la Torno S.p.A  a causa della quale, nel mese di luglio 2009, sono stati  pignorati i conti correnti postali dell’Ente, sbloccati nel mese di settembre 2010, solo grazie all’attuale amministrazione che li ha riconosciuti. Inoltre, sempre durante l’anno 2010, l’attuale esecutivo, ha provveduto anche al pagamento dei debiti riconosciuti negli anni precedenti e non pagati, pari ad € 239.461,74,  per un debito totale di  € 8.894.534,40. Si precisa che i debiti fuori bilancio pari a € 2.686.288,76, riconosciuti dall’amministrazione Di Brino, sono stati in parte pagati per la somma di € 1.144.409,54.  

Per quanto riguarda le somme da riscuotere riferite alla tassa sui rifiuti (Tarsu) si precisa che, l’importo esatto, ammontava alla data dell’undici maggio 2010 ad € 3.127.729,37, detta somma doveva essere riscossa secondo le seguenti scadenze:  

  • € 473.898,36 scaduta e non riscossa il 30 ottobre 2009
  • € 473.898,40 scaduta e non riscossa il 30 dicembre 2009
  • € 284.339,02 scaduta e non riscossa il 31 dicembre 2009
  • € 473.898,39 scaduta e non riscossa il 28 febbraio 2010
  • € 473.898,40 scaduta e non riscossa il 02 marzo 2010
  • € 947.796,80 scaduta e non riscossa il 30 aprile 2010

La mancata riscossione alle scadenze prestabilite delle proprie entrate ha determinato un danno notevole per il Comune, in quanto, l’amministrazione ha dovuto fare ricorso in maniera eccessiva all’utilizzo dell’anticipazione di cassa (forma di finanziamento per il Comune), con un ulteriore aggravio degli interessi passivi. A tal proposito, proprio grazie alla riscossione, avvenuta a partire da maggio 2010, si è potuto in parte fronteggiare il pagamento dei debiti dell’anno 2009. Si ricorda che sempre alla data dell’undici maggio 2010, vi erano determine di liquidazione su cui emettere mandati di pagamento per € 5.968.783,90, oltre a dover garantire il regolare pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. Proprio a riguardo si segnala che, sempre nel mese di maggio 2010, l’amministrazione non avrebbe potuto pagare i propri dipendenti, se non vi fosse stata la riscossione, in quanto, sui conti correnti postali  vi era una somma pari ad € 1.997.066,87, totalmente pignorata per debiti non riconosciuti e quindi non utilizzabile, altresì nella tesoreria comunale non vi erano fondi disponibili e l’unica possibilità era quella di utilizzare l’anticipazione di cassa che però ammontava a soli € 279.584.08 e quindi insufficiente a tale scopo.  

Per quanto riguarda quest’ultimo passaggio va detto che nell’anno 2009, gli interessi passivi addebitati al Comune di Termoli, per l’utilizzo dell’anticipazione,  ammontavano ad € 43.379,04 per un totale di 357 giorni di anticipazione mentre per l’anno 2010, sono stati addebitati interessi passivi pari ad € 6.282,21, per un utilizzo pari a 142 giorni. Dal confronto di questi dati si evince che l’attuale esecutivo ha fatto ricorso in maniera molto più contenuta all’utilizzo dell’anticipazione di cassa come forma di finanziamento, rispetto all’anno 2009.  

Inoltre, si fa presente per dovere di correttezza che l’anticipazione utilizzata nel 2009, è stata in parte ripianata grazie all’entrata “straordinaria” versata dall’azienda Sorgenia S.p.A, pari ad € 5.003.400,00 e riscossa in data 25.11.2009 per € 4.000.000,00, in data 02.12.2009 per € 1.000.000,00 e in data 03.12.2009 per € 3.400,00.  

Dovendo fare chiarezza si precisa che le somme che il Comune doveva incassare da tale ditta ammontavano rispettivamente ad € 4.000.000,00 per le misure compensative e  ad  € 4.355.599,33 per l’atto di accertamento Ici, del quale è stato riscosso solo € 1.003.400,00, a seguito della transazione pattuita con tale società, senza alcun beneficio per la cittadinanza, in quanto le somme versate da Sorgenia sono state funzionali solo a ridurre l’immenso debito accumulato dalla precedente amministrazione.  

Pertanto, a fronte di un importo complessivo da riscuotere pari ad € 8.355.599,33, sono stati incassati solo € 5.003.400,00, se non ci fosse stato quest’ultimo incasso, i debiti riscontrati all’atto dell’insediamento del sindaco avrebbero superato l’importo di € 11.000.000,00. Attualmente i pagamenti effettuati dal Comune di Termoli dal mese di maggio 2010  a dicembre 2010 ammontano complessivamente ad € 17.885.645,65, così suddivisi:  Spesa corrente € 15.185.981,35, Spesa in conto capitale (Investimenti) € 1.463.325,18, Spesa per rimborso prestiti € 1.236.339,12. 

Per quanto attiene gli interessi passivi per i ritardati pagamenti, conseguenti all’accumulo dei mandati da emettere per il periodo maggio 2009 – maggio 2010, il Comune di Termoli ha chiesto ed ottenuto da parte dei  fornitori, ove possibile,  lo storno degli addebiti.  

Per quanto riguarda il debito nei confronti dell’Inpdap, come già più volte sottolineato dal sindaco Di Brino, stiamo scontando il mancato accantonamento delle precedenti amministrazioni, le quali erano ben a conoscenza della situazione ma, come suggerisce il buon Monaco, ci auguriamo che sia proprio l’Ente preposto della Corte dei Conti a far luce sulla questione.

Infine, si invita il consigliere Monaco a ricercare, più attentamente, i protagonisti dell’indebitamento del Comune di Termoli non tra  le persone vicine al sindaco Di Brino, bensì fra gli attuali consiglieri dei gruppi di  minoranza ed in particolare tra chi ha amministrato Termoli per diversi lustri e lo ha sostenuto in maniera trasversale al ballottaggio nelle ultime elezioni amministrative del 2010”.

Per tutto quanto esposto vi sono atti e documentazioni consultabili presso gli uffici preposti del Comune di Termoli.

                                                                                                       

                                                                                                     

                                                                                                         Fernanda De Guglielmo

                                                                                                        Capogruppo Pdl Termoli

 

 

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