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Secondo la Giunta Greco che ha stipulato convenzione per sversamento frazione organica a Montagano, la Teramo Ambiente ha rispettato le clausole dell’intesa.

TERMOLI_Raccolta differenziata porta a porta: la Giunta comunale ricorre contro la rescissione del contratto da parte della Comunità Montana Molise Centrale che ha impedito alla Teramo Ambiente di sversare la frazione organica nella discarica di Montagano. A questo punto gli interrogativi avanzati con un’interpellanza dal Consigliere Campopiano   che chiede a gran voce dove viene scaricato l’umido che sembrerebbe finire a Guglionesi, diventano sempre più pesanti per l’Amministrazione comunale   che ha letteralmente imposto una serie di regole non condivise completamente dai cittadini circa la tipologia di differenziazione dei rifiuti. L’esecutivo Greco non solo ha impugnato gli atti della Comunità Montana ma ha intenzione anche di chiedere il risarcimento danni per le maggiori spese sostenute. Dunque si fa sempre più “calda” la questione legata alla raccolta differenziata a Termoli che, a distanza di vari mesi dall’avvio, non è stata ancora bene accettata dalla popolazione. Sulla problematica i Consiglieri comunali di minoranza hanno intenzione di andare fino in fondo. E’ di ieri l’altro l’ultima interpellanza dell’opposizione sulla questione. Dal canto suo la Giunta non demorde sulla tipologia di differenziata e, nell’ultima seduta, ha approvato il ricorso contro la “Molise Centrale”.

Il Municipio ha stipulato la convenzione il 1 aprile scorso con la Comunità Montana, proprietaria dell’impianto di recupero di Montagano. “Ad ogni controllo visivo effettuato per l’accertamento delle impurità, il Gestore del Servizio per conto del Comune, ha eseguito l’intimazione sul mancato ritiro del rifiuto, per cui non si sono verificate le condizioni per l’applicazione di una sanzione pecuniaria, peraltro mai contestata al Comune di Termoli. Solo il mancato e reiterato ritiro del rifiuto impuro da parte del gestore del Comune, al verificarsi della non accettazione del carico conferito, avrebbe potuto determinare una violazione della convenzione e quindi legittimare il ricorso al recesso della convenzione _ si legge sulla delibera di impugnazione della Giunta _, non risultano pervenute contestazioni oltre le 72 ore dalla produzione della stessa, come previsto dalla normativa in materia. Inoltre fino ad oggi il conferimento è contenuto entro il limite quantitativo stabilito in convenzione”. L’esecutivo ha nominato per la difesa l’avvocato di Bari Vito Aurelio Pappalepore e Daniele Di Vito.

Il Comune ha intenzione di presentare anche il “conto” con richiesta risarcitoria relazionata ai maggiori costi che: “questo Ente dovesse sostenere per la continuità dei suoi conferimenti ma anche all’attuale momento stagionale che non è compatibile con l’interruzione del nuovo servizio di raccolta porta a porta”. La stessa Amministrazione, inoltre, sempre secondo le risultanze della Giunta, invita il Presidente della Regione ed il Presidente della Provincia ad intervenire direttamente nella questione attraverso atti di indirizzo inducendo il Commissario Straordinario della Comunità Montana al rispetto della convenzione che obbliga il Comune di Termoli a conferire nel polo impiantistico di Montagano in attesa del completamento di quello di Guglionesi, e che esclude di conferire i rifiuti prodotti dal Comune di Termoli in impianti extraregionali.

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