La Strike di TermoliTERMOLI – E’ di 2.500 euro il “bottino” della rapina con fucile a canne mozze messa a segno poco prima della mezzanotte nel club “Strike” del centro di Termoli. I due rapinatori, con l’arma da fuoco carica, risultata clandestina in quanto con matricola abrasa, abbigliati con cappotti e giacconi pesanti e volto coperto,hanno fatto irruzione nel locale terrorizzando una giovane dipendente addetta alla cassa e tre clienti. Uno dei malviventi ha preso dal registratore di cassa i contanti per poi fuggire a bordo di una Fiat Bravo azzurra.

Alcuni testimoni hanno visto l’auto ed hanno lanciato l’allarme. A ricostruire la dinamica dell’episodio, il comandante del Nucleo operativo Radiomobile di Termoli Fabio Vittorini nel corso della conferenza stampa di oggi in Caserma. I Carabinieri, nell’arco di qualche ora, hanno rintracciato e arrestato i due malviventi e denunciato una terza persona.

A finire in carcere a Larino per rapina aggravata e possesso di arma clandestina sono stati C.M.F., di 27 anni e M.G.P. di 25 anni, entrambi di Termoli e con precedenti legati allo spaccio. Un terzo ragazzo, loro amico, è stato denunciato per favoreggiamento. I due arrestati, subito dopo la rapina, si sono disfatti del fucile trovato vicino lo stadio di Termoli, dell’auto e dei soldi. Poi si sono diretti nel bar Giorgione di Termoli a bere un drink. Ed è stato lì che i militari della città li hanno trovati.

Gli uomini del Nucleo operativo ragionale, coordinato dal comandante Fabio Vittorini, sono giunti nel quartiere di Rio-vivo qualche ora dopo il “colpo” ed hanno controllato i due su cui già pendevano i primi sospetti notando subito il loro nervosismo. Il Norm, a questo punto, li ha sottoposti ad ulteriori verifiche. I tre sono stati così fermati e condotti in Caserma. Nel frattempo sono scattati i controlli domiciliari. In un casolare di campagna in disuso sono stati rinvenuti i 2.500 euro, i vestiti e della droga: 3 piante di marijuana ed 1 grammo di hashish.

Il piano antirapina è scattato immediatamente – ha spiegato Vittorini -. Sono stati allertati dalla centrale operativa tutti i servizi esterni presenti sul territorio. L’utilizzo della macchina segnalata da un testimone è stato associato ad un noto pregiudicato termolese. Successivi controlli nella zona di Rio-vivo hanno permesso di rintracciare 3 giovani che erano intenti a bere all’interno del bar Giorgione di Rio-vivo ed al controllo era risultata essere la persona che aveva il possesso e l’utilizzo di quell’auto. Uno dei tre si è mostrato molto collaborativo ed ha ammesso il fatto consentendoci di rinvenire il fucile e gli indumenti”.

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