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CAMPOBASSO _ Il Presidente della Regione Michele Iorio ha commentato positivamente i dati riguardanti il Molise contenuti nel Rapporto Annuale 2008 pubblicato oggi dall’Istat. In particolare Iorio ha dichiarato: “E’ un Molise che pur tra le sue tante difficoltà ha imboccato una strada di crescita e di benessere diffuso e duraturo su tutto il suo territorio, quello delineato dai dati del Rapporto Istat per l’anno 2008. Questa regione, insieme alla Puglia, Marche, Basilicata e Veneto, ha registrato il più alto tasso di crescita delle aree urbanizzate d’Italia. Una crescita che ha riguardato la costruzione di nuovi edifici a scopo abitativo, pubblico ed economico e la ristrutturazione ed ampliamento, ove consentito dalle leggi, degli immobili esistenti. Il tutto nell’ambito di una pianificazione urbanistica comunale e sovracomunale che ha rispettato il territorio, le sue peculiarità, il patrimonio edilizio -e segnatamente quello storico- già esistente.

Elementi questi che evidenziano una volontà di questa regione di svilupparsi, di modernizzarsi e di agganciare i ritmi di crescita delle aree più avanzate d’Italia e d’Europa. In coerenza con questi dati si pone il 39,4% delle famiglie che possono dire di vivere in quello che l’Istat definisce un “relativo benessere”, ben 3,1 punti in più alla media nazionale che è del 36,3%. Anche qui il Molise si trova a primeggiare tra molte regioni “virtuose” tra cui la Liguria, che registra solamente un 36,7%.

Questa percentuale racconta di un tessuto sociale sano che vede molte famiglie potersi basare su un reddito da lavoro dipendente certo, affiancato dalla compartecipazione di persone anziane che con la loro presenza “arricchiscono” affettivamente, culturalmente e socialmente il nucleo familiare di base. Certo il 2009 ha segnato un rallentamento del sistema economico mondiale, nazionale e regionale. Pur tuttavia, noi abbiamo posto in essere tutte le azioni necessarie a far sì che il Molise non arretri nel suo lungo e impegnativo percorso che lo dovrà portare ad un sempre maggior benessere economico e sociale in cui nessuno resti indietro e tutti si sentano protagonisti di un futuro migliore.
 
Futuro che sarà davvero tale se tutti e ciascuno, Istituzioni, sistema delle imprese e cittadini, si sapranno impegnare nelle azioni necessarie per superare la crisi e rigenerare il sistema economico-produttivo europeo, nazionale e regionale”.

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