LARINO _ A conclusione della tornata elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, il movimento LARINascita vuole contribuire con le proprie considerazioni all’analisi del voto. Lasciando per ora in sospeso qualunque tipo di giudizio sulle attività di verifica dei voti che potrebbero ancora determinare l’elezione del massimo organo molisano, le elezioni regionali del 2011 sono state sicuramente caratterizzate dalla mancanza di candidati veramente capaci, anche in termini numerici, di contrastare i grossi contenitori di voti del centrodestra di Iorio, il quale stavolta è pesato al suo schieramento più in maniera negativa che positiva in considerazione dei quasi 25000 elettori che hanno preferito sostenere solo i candidati della coalizione di centrodestra scegliendo il voto disgiunto a favore dello sfidante Di Laura Frattura. Altro dato di grande rilevanza è da addurre al “Movimento 5 Stelle” che pur avendo raccolto in maniera sorprendente tanto voto di protesta, ha svolto perfettamente la funzione di lista civetta visto che è stato determinante per l’affermazione di Iorio e la penalizzazione della coalizione di centrosinistra.

A Larino invece, ci si aspettava che parte dell’elettorato larinese avrebbe dato il proprio consenso a qualche candidato non appartenente alla nostra comunità, però è stato scioccante registrare quasi 3000 preferenze a favore perfino di candidati sconosciuti alla politica che di certo non hanno aiutato ad eleggere una persona espressione diretta del nostro territorio che potesse senza dubbio rispondere meglio alle istanze di Larino. L’unica motivazione plausibile della scelta della maggior parte dei nostri concittadini che si sono recati alle urne è che hanno preferito ancora una volta, in un momento come questo cruciale per dare un governo alternativo alla nostra regione, anteporre l’interesse personale a quello della collettività. Sono stati troppi quanti per ossequiare il favore ricevuto e quello da poter chiedere oppure illusi da roboanti promesse e proposte di posti di lavoro che uniti a quelli spinti da invidia e egoismo stanno determinando in maniera compromettente le sorti delle future generazioni.

Analizzando il risultato elettorale dei singoli candidati larinesi, Nicola Anacoreta ha prevalso nettamente su tutti gli altri, e l’Italia dei Valori a Larino ha dimostrato con le oltre settecento preferenze di essere il primo partito dello scenario politico locale. Pur rimanendo amareggiato per la non elezione del candidato che aveva più chances di riuscita e che per soli settanta voti non ha ottenuto il seggio in consiglio regionale, il movimento LARINascita può ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto e dell’apporto fornito. L’unico candidato espressione del centrodestra larinese nonché dell’amministrazione guidata dal Sindaco Giardino, ha ottenuto un risultato al quanto deludente, sintomo di profonde divisioni all’interno della maggioranza, forse incolmabili, oltre che di uno schieramento diviso e frammentato anche più del centrosinistra locale. Sarebbe forse necessaria una riflessione all’interno dell’amministrazione comunale per verificare se sussistono ancora le condizioni e la fiducia per continuare a governare negli interessi della città. Relativamente degni di nota sia il risultato di Puntillo che non è andato oltre i 187 voti a Larino pur rastrellando un discreto consenso di circa 400 voti proveniente dall’hinterland larinese, sia di Biscardi per il partito di SEL il quale non è riuscito a confermare su un candidato di tutto rispetto il consenso ottenuto alle scorse provinciali.

Il Partito Democratico pure, non ha fatto una bella figura sostenendo le candidature a Larino di Totaro, D’Alete e Petraroia che mai si sono seriamente interessati del nostro territorio, vedi situazione Vietri, e hanno raccolto poco più di 400 preferenze, davvero poche per un partito che alle provinciali aveva raccolto quasi 800 voti. Ultimo in ordine di importanza il consenso di Ermanno Franco, candidato di Federazione della Sinistra appoggiato dall’associazione Larino Viva che ha totalizzato 254 preferenze in tutta la provincia di Campobasso. Pur di far parte della competizione per misurarsi con l’elettorato locale, sono risultati voti vani per Larino, utili solo ad alimentare quelli del partito che alla fine è riuscito ad ottenere un unico seggio in consiglio regionale eleggendo l’annunciato favorito Salvatore Ciocca. Secondo il movimento LARINascita, Larino ha perso un’importante occasione per poter eleggere un rappresentante espressione diretta di questo territorio.

I cittadini in questo appuntamento elettorale non hanno voluto intendere a pieno la necessità di Larino di avere un consigliere regionale e hanno fatto prevalere i risentimenti, le invide, le gelosie e gli interessi personali. Non hanno capito che prima ancora del rinnovamento della classe politica e del cambiamento di tendenza viene la necessità di ritrovare l’amore per la nostra città e la fiducia che un futuro migliore può esistere e tutti possono contribuire a realizzarlo. Servirà davvero a poco aver ottenuto il piccolo favore o il singolo posto di lavoro se a distanza di qualche anno ci ritroveremo in un luogo desolato e senza alcuna prospettiva per i giovani che non avranno altra scelta se non quella di emigrare. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

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2 Commenti

  1. X Larinascita
    Penso sia riduttivo pensare ……..che il “Movimento 5 Stelle” che pur avendo raccolto in maniera sorprendente tanto voto di protesta, ha svolto perfettamente la funzione di lista civetta visto che è stato determinante per l’affermazione di Iorio e la penalizzazione della coalizione di centrosinistra.
    Se continuate a fare questo tipo di analisi il centro DX vincerà all’infinito.
    Basta pensare che la colpa è sempre degli altri.

  2. Campa cavallo…
    Cosicchè nessuno ha capito niente di niente su come comportarsi durante queste elezioni perchè non in possesso della pietra filosofale di Larinascita. Alla faccia della modestia!
    Buona fortuna