Luigi Velardi
CAMPOBASSO _ Strano modo quello di Frattini di commentare i risultati elettorali; non si tratta di strabismo politico, ma di una lettura dei fatti esattamente al rovescio. Il 7% di consensi è stato determinante: sarebbe bastato che l’UDC presentasse una propria lista autonoma, al di fuori dello schema delle alleanze, per propiziare matematicamente la vittoria di Frattura e del centro sinistra. Dunque Frattini farebbe bene a guardare in casa propria e, invece di cantare vittoria, cercare di capire le ragioni di un risultato acciuffato per il rotto della cuffia, che però, non può lasciare soddisfatti sul piano politico. Il coordinatore UDC Velardi ha dichiarato: “Non entro volentieri in questa polemica, perché avrei preferito conservare il silenzio di questi giorni. L’UDC è stato l’unico partito a non presentarsi come il salvatore della patria, però non consentiamo né al PDL né ad altri di porsi come Mosè che salvò il popolo eletto aprendo le acque del Nilo. Non abbiamo battuto cassa per riscuotere il compenso della poltrona, come pure stanno facendo partiti che, con grande frastuono, si propongono innovatori del costume politico.

Ma tutte queste pretese provengono da costole di un solo corpo, quello del PDL, che si moltiplica in diversi organismi che conservano una sola , unica linfa vitale. L’unico partito non organico al PDL e non al Governo Nazionale, con una propria specifica identità storica e politica, è L’UDC. Questo sia chiaro a tutti , come sono certo, lo è al Presidente Iorio. Sottolineo al ministro Frattini che il Terzo Polo è imploso prima delle elezioni, per ragioni legate a situazioni specifiche nelle quali poco ha giocato la politica. La stessa UDC ha fatto le sue scelte grazie alla lungimiranza di Casini e di Cesa, e alla costante collaborazione del Responsabile Enti Locali, on.le Libè, e alla presenza che hanno assicurato nel Molise, finalizzata a spiegare le ragioni e le profonde motivazioni della scelta del partito. E’ incontestabile che l’UDC è determinante per la formazione di qualsiasi coalizione che punti a vincere le elezioni.

Il risultato elettorale del Molise, da molti interpretato come una anteprima delle elezioni nazionali, viene letto in questi termini. Come esponente dell’UDC, in definitiva, penso di aver centrato l’obiettivo e di poter contare su un partito in ottima forma elettorale, e, soprattutto, depositario di un ruolo politico, col quale tutti devono fare i conti. Si illude, tanto a destra che a sinistra, chi pensa che basti solo il proprio menù domestico per garantire il governo del paese e della regione e, soprattutto, per attuare quelle riforme che oggi sono indispensabili. Ritengo che siamo ad una svolta politica. L’UDC non ha rinunciato alla costituzione del Terzo Polo, ad una sua autonomia rispetto agli altri due schieramenti, né a dialogare , ove ci siano le condizioni, per la formazione di una grande coalizione dei moderati. Valuteremo nei prossimi mesi gli avvenimenti . Intanto invitiamo tutti a non salire sui rostri per fare proclami gratuiti”.

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