Salvatore Ciocca
Salvatore Ciocca
CAMPOBASSO _ La ricostruzione è ferma al palo ma non per gli amici del cerchio magico, retribuiti – con i fondi della delibera Cipe numero 62 del 3.8.2011 – in maniera arbitraria e in alcuni casi persino prima delle scadenze mensili! L’architetto Giarrusso, quest’anno per Natale, ha fatto le cose in grande. Sette le determine che ha siglato, nel mese di dicembre, in qualità di direttore generale (sic!) dell’Agenzia regionale di Protezione Civile. I doni, però, non sono stati recapitati né ai Comuni che ancora attendono i fondi stanziati per la ricostruzione (motivo per il quale è nata, fra mille polemiche, l’Agenzia-carrozzone) né alle centinaia di famiglie che hanno trascorso il decimo Natale nelle abitazioni provvisorie ed emergenziali del dopo sisma.

L’architetto ha fatto recapitare i regali natalizi solo agli amici del cerchio magico. Nelle determine del direttore generale, redatte tra l’11 e il 17 dicembre e da ieri visibili online, c’è di tutto e di più: si ratificano retribuzioni per compensi straordinari a contrattisti a progetto – assunti al di fuori delle selezioni pubbliche, naturalmente – che non potrebbero goderne in base alla normativa vigente. Si pagano le superconsulenze di fortunati professionisti due settimane prima della fine del mese. Si procede alla retribuzione di altri 2 co.co.co – finiti nel calderone dei fortunati che, da interni, hanno partecipato al concorsone – senza indicare l’importo del compenso erogato. La determinazione numero 783 del 17.12.2012 – che sul sito è riportata come liquidazione dei compensi e rimborsi spese ai componenti delle commissioni esaminatrici dei concorsi banditi con Determinazione Direttoriale n. 13/2012 – in realtà ha per oggetto “Eventi sismici del 31 ottobre 2002. Liquidazione compensi e rimborsi spese ai coadiuvanti delle commissioni esaminatrici dei concorsi banditi con Determinazione Direttoriale n. 13/2012”.

I “coadiuvanti” hanno percepito 1.395,43 euro a testa sottraendo queste somme ai fondi della Delibera CIPE del 03.08.2012 destinati alla ricostruzione post-sisma? Ma ai tre fortunati Francesco Pettinicchio, Anna Totaro e Veronica Di Lallo potevano essere erogate quelle somme, stante la tipologia di contratto con la quale sono stati assunti? Poteva l’architetto liquidare i contrattualizzati a progetto per aver svolto alcune ore di lavoro straordinario se, per tale tipologia di lavoratori, non sono previsti emolumenti aggiuntivi? In base alla determina numero 748 dell’11 dicembre 2012, poi, viene liquidato il compenso – per il mese di novembre e per quello che allora era ancora in corso – al ragioniere Bartolomeo Casolino, consulente contabile amministrativo e patrimoniale dell’Agenzia regionale di Protezione Civile. Oltre i 7mila euro, con due settimane di anticipo sulla scadenza mensile.

Con determina numero 749 dell’11 dicembre 2012 viene liquidata la consulente dottoressa Bozzi per i mesi di settembre e ottobre per la modica cifra di 7mila 260 euro. Con le determine numero 750 e 751, dell’11 dicembre 2012, vengono liquidati oltre 15mila euro al superconsulente Vincenzo Di Grezia: i primi 7mila 852 euro per “le attività di consulenza per la predisposizione di atti e pareri tecnico amministrativi endoprocedimentali per le gestioni delle attività connesse al post sisma 2002”. La seconda determina liquida lo stesso consulente, per lo stesso importo, ma questa volta per “l’attività tecnico amministrativa dell’Agenzia con particolare riferimento agli interventi post sisma 2002” per le mensilità di novembre e dicembre. Anche l’ingegnere Di Grezia viene pagato con 2 settimane di anticipo per le attività svolte nel mese di dicembre. Sarebbe interessante conoscere il resoconto delle attività poste in essere e collegate alla ricostruzione visto che quest’ultima è ferma da mesi!

Con determina numero 752 dell’11 dicembre 2012 vengono liquidati, ma senza assolutamente avere contezza dell’importo, altri due co.co.co. (contrattualizzati da settembre a dicembre 2012 e che risultano tra i partecipanti al concorsone). Quanto hanno percepito i dottori Lustrato e Feole per questi due mesi di oneroso impegno quotidiano? Perché nella determina non è rinvenibile l’importo? E mentre il tempo passa, nei Comuni colpiti da quella tragedia che ci ha travolto dieci anni fa, la ricostruzione è ferma. Non solo: le somme impegnate per la ricostruzione vera non sono più garantite, motivo per il quale il sindaco di Ripabottoni, Michele Frenza, ha dovuto gettare la spugna non potendo più assicurare, ai suoi concittadini, alcun tipo di sostegno. Un atto forte quello di Michele Frenza – al quale esprimo la massima solidarietà e vicinanza perché si è dimostrato coerente fino in fondo con quanto aveva dichiarato – che rende concreto ed evidente il disagio di chi opera a favore della comunità, di chi sente la responsabilità della propria attività amministrativa. Di chi s’impegna perché l’emergenza, finita su carta, diventi davvero un brutto ricordo.

La verità è che ai piani alti si preferisce distruggere anziché ricostruire. Distruggere il futuro di migliaia di persone che aspettano da dieci anni che qualcosa si muova per rafforzare – di contro – quel cerchio magico che da oltre un decennio è l’impalcatura che regge il sistema messo in piedi dal governatore Michele Iorio e dai suoi uomini di fiducia.

Salvatore Ciocca
Comunisti Italiani
Federazione della Sinistra
Articolo precedenteRaffica di ricorsi della Flc-Cgil nella scuola tra precari e classi pollaio. Lo stato dell’arte
Articolo successivoVertenza Carrefour, incontro il 7 gennaio tra sindacati ed azienda