Pano (al centro) con gli avvocati
Pano (al centro) con gli avvocati
TERMOLI _ Roberto Pano oggi alla riscossa della Momentive di Termoli. Accompagnato dai suoi avvocati dello studio Salemme e D’Adamo della città e dall’ufficiale giudiziario si è recato di buon’ora davanti i cancelli dell’impresa chimica per dare il via ad un pignoramento di beni mobiliari per un’ammontare di 150 mila euro pari alle mensilità arretrate non liquidate dall’azienda.

Una volta all’interno dello stabilimento nessun pignoramento è stato possibile. L’ufficiale giudiziario ha chiesto la lista dei beni mobili di proprietà entro i prossimi 15 giorni.Il penalista Antonio De Michele che difende la Momentive ha sottolineato oggi la presentazione di un ricorso in Corte di Cassazione a Roma contro la sentenza della Corte d’Appello di Campobasso del 2009 che ha stabilito il reintegro di Pano in azienda. In primo grado Pano non era riuscito a “spuntarla”.

Questo il documento di Pano a fine mattinata:

“Questa mattina, Giovedì 30 Settembre 2010, alle ore 9:30, accompagnato dai legali dello studio Salemme Marianna e Pietro d’Adamo, con la presenza dell’Ufficiale Giudiziario, Dott. Giovanni De Rosa, abbiamo proceduto ad effettuare il pignoramento mobiliare nei confronti dell’azienda chimica MOMENTIVE sita nel nucleo industriale di Termoli. Il direttore dello stabilimento, nonché rappresentante legale dell’azienda esecutata, nell’accompagnarci nello stabilimento, ci faceva notare che sia le materie prime, che i prodotti lavorati finiti, erano proprietà di terze persone.
Gli altri beni mobili presenti in stabilimento (carrelli elevatori, cisterne, rimorchi), venivano dichiarati, sempre dal legale rappresentante dello stabilimento, in leasing. Di entrambi, riferiva di non ricordare nome e ragione sociale.
A questo punto l’Ufficiale Giudiziario, vista la difficoltà ad individuare i beni della MOMENTIVE, e vista la lunga durata della liquidazione, ha invitato il debitore ad indicare la proprietà dei beni presenti in azienda e gli eventuali beni pignorabili, i luoghi in cui si trovano ovvero le generalità dei terzi debitori, avvertendolo che, nel caso ometta di rispondere nel termine di quindici giorni o effettui una falsa dichiarazione, incorrerà nella sanzione prevista dall’art. 388 comma sesto del Codice Penale”.

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6 Commenti

  1. Il ricorso in Cassazione? si accomodino per PERDERE pure quello!
    Il fatto che la Momentive abbia presentato ricorso in Cassazione non vuol dire proprio niente… e mi dispiace che a sottolinearlo sia l’avv. De Michele, che sicuramente non è uno sprovveduto in tema di Diritto. Le sentenze di lavoro sono IMMEDIATAMENTE ESECUTIVE, pertanto vanno rispettate a prescindere dal tribunale che le ha emesse e a prescindere dal fatto che si proceda in un ulteriore grado di giudizio. Il fatto poi che la Momentive abbia aspettato quasi dieci mesi (potendo ricorrere da subito) la dice lunga sia sulla fiducia riposta su un ulteriore giudizio, sia sulla disponibilità a trovare un legale disposto ad intraprendere un’azione giudiziaria PERSA GIA’ IN PARTENZA… ma l’Avv. De Michele…a lui va tutta la mia simpatia e solidarietà…

  2. Mi vedo tirato in ballo , senza aver mai concesso interviste o fatto dichiarazioni. Questa mattina la mia cliente Momentive ha chiesto il mio intervento in azienda, in quanto da giornali online era stato annunciato che in mattinata, per la porecisione alle ore 09,30, l’Ufficiale Giudiziario su istanza del sig. Pano si sarebbe recato in azienda per elevare pignoramento. Giunto in azienda intorno alla ore 10,00 sono stato avvicinato -direi assalito – da una redattrice di giornale on line alla quale, nonostante le richieste, non ho ritenuto di rendere dichiarazioni. Leggere di ricorsi in Cassazione o altro mi sembra del tutto fuori luogo,per cui se da un lato è vero che la Momentive ha impugnato, tuttavia non da oggi, la decisione della Corte di Appello, è altrettabnto vero che la richiesta di pignoramento è stata effettuata legittimamente, sia pure sulla base di un titolo di valenza non ancora definitiva. L’estensore dell’articolo farebbe bene a documentarsi meglio, ma soprattutto farebbe cosa gradita se evitasse di attribuirmi dichiarazioni che non ho reso e il cui contenuto è estraneo alla mia cultura giuridica.

  3. Ricorso in Cassazione
    Il ricorso in Corte di Cassazione da parte della Momentive è stato reso noto ieri mattina a questa redazione di conseguenza nell’articolo si riporta la notizia appresa ieri in occasione del pignoramento in azienda non certamente la data del ricorso.
    Per quanto riguarda l’avvocato De Michele è stato citato in quanto difensore dell’azienda. Non c’è alcun tipo di “virgolettato” con le sue dichiarazioni nell’articolo per cui avvocato non le è stata attribuita alcuna dichiarazione che lei non ha fatto e, questo, si evince chiaramente scorrendo la breve introduzione al documento di Pano pubblicato integralmente.
    La sua precisazione fatta al commento di Pano ma attribuendo delle sue considerazioni personali al lavoro della Redazione ci sembra anche a noi fuori luogo.

  4. Non capisco perchè le aziende non si piegano semplicemente al volere dei giudici e devono rendere la vita impossibile alle persone!se hanno sbagliato,che paghino…se poi la cassazione dovesse ribaltare il giudizio,sarà compito del sig.Pano restituire la somma e uscire nuovamente dalla fabbrica!ma possibile che la giustizia in Italia la debbano rispettare solo i poveri cristi!