CAMPOBASSO _ Il Consigliere regionale di Costruire democrazia Massimo Romano ha presentato questa mattina alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti e alla Prefettura l’esposto-denuncia in merito al caso GAM-Solagrital di cui alla DGR n. 210 del 25 marzo 2010. In mattinata, i consiglieri regionali di opposizione avevano deciso di lasciare l’Aula in contestazione con il Governo regionale, convocando ad horas una conferenza stampa per spiegare le ragioni della scelta di abbandonare i lavori. Massimo Romano aveva chiesto, in apertura dei lavori del Consiglio, che sul provvedimento si esprimessero le competenti commissioni consiliari, denunciando sia la violazione dello Statuto nonché segnalando la necessità che vi fosse un approfondimento specifico, trattandosi di un argomento delicatissimo, tecnicamente complesso oltre che comportante un gravosissimo impegno di spesa.

Il provvedimento infatti, era stato presentato soltanto la sera prima, senza neppure la possibilità che venisse letto nel suo contenuto. La richiesta di rinvio della discussione è stata bocciata dall’Esecutivo, e così l’opposizione ha deciso di abbandonare i lavori e indire la conferenza stampa. “Ho presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Campobasso, alla Procura Regionale della Corte dei Conti e alla Prefettura di Campobasso affinché si verifichi la sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti.”

Stiamo parlando di una delle più significative realtà produttive ed industriali della nostra Regione, che occupa migliaia di dipendenti e rappresenta una enorme ricchezza per il PIL regionale. E’ assurdo che la Giunta proceda ad impegnare ulteriori 37 Milioni di euro a valere sul FAS, senza alcuna forma di approfondimento e senza una istruttoria tecnica, senza alcuna spiegazione degli assetti societari e senza consentire neppure una audizione delle categorie produttive interessate. Di fronte a questo ennesimo atto di spregiudicatezza politica e di scorrettezza istituzionale della Giunta e della maggioranza, esprimo la più profonda preoccupazione per il futuro occupazionale e produttivo dello stabilimento e per la gestione di così rilevanti risorse pubbliche al di fuori di ogni forma di controllo democratico.”

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