Il tavolo di Legambiente al Carrofour
TERMOLI _ Ogni anno in Italia oltre 4 miliardi di borse di plastica non biodegradabile finiscono tra i rifiuti, con grave danno per l’ambiente. Con l’approvazione della Finanziaria 2007, dal 2010 le buste in plastica, attualmente in uso, dovranno essere sostituite da borse biodegradabili realizzate con materiali di origine vegetale, come il Mater-Bi® . Si calcola che con questo provvedimento sarà possibile “risparmiare” l’equivalente di 430mila tonnellate di petrolio e ridurre di circa 200mila tonnellate le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Alla vigilia dell’attuazione della Direttiva Comunitaria il Carrefour di Termoli, con la collaborazione di LEGAMBIENTE, vuole dare il proprio contributo per ridurre l’utilizzo dei sacchetti di plastica a perdere.
A partire da lunedì 13 luglio, nell’ipermercato Carrefour di Termoli, sono stati infatti banditi i tradizionali sacchetti in polietilene e vengono offerte ai Clienti valide alternative a protezione dell’ambiente: sacchetti di carta, borse cabas riutilizzabili, box in cartone e sacchetti biodegradabili in Mater-Bi® una famiglia di bioplastiche costituite da materie prime rinnovabili di origine agricola (ad esempio amido di mais non OGM), che possono così essere utilizzati sia per l’asporto della spesa che per i rifiuti organici prodotti al domicilio.

“Ogni anno, soltanto presso il nostro ipermercato, viene distribuita una quantità di sacchetti in plastica che corrisponde ad un’immissione in atmosfera di 5 tonnellate di CO2 “, spiega Guido Podio – Direttore dell’ipermercato. Nel 2009, utilizzando anche soltanto il 20% di sacchetti in meno grazie alle alternative eco-compatibili che siamo in grado di offrire, stimiamo di poter già ridurre le emissioni di CO2 di oltre 1 tonnellata. Un dato significativo se si pensa che 1 tonnellata di CO2 viene assorbita da 2 alberi a medio fusto in 20 anni”. L’iniziativa beneficia del sostegno di Legambiente, l’associazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio, con oltre 1000 gruppi locali, 20 comitati regionali e più di 115.000 tra soci e sostenitori.

“Ricerca, innovazione, ambiente e mercato si incontrano in questa insolita alleanza per dare vita ad un progetto importante per l’ambiente e i consumatori – ha sottolineato Maria Assunta Libertucci, Presidente Circolo Regionale Legambiente Molise -.

I comportamenti individuali sono importantissimi per contribuire alla salvaguardia del Pianeta e delle nostre risorse ma è necessario un impegno della GDO in questa direzione per rendere efficace lo sforzo dei consumatori. E’ per questo che la scelta di Carrefour di anticipare la direttiva sui sacchetti in plastica rappresenta una lodevole ed opportuna iniziativa che speriamo venga ben presto imitata in tutto il Paese”. 

Articolo precedente“Si all’isola pedonale” dicono i commercianti nel dibattito pubblico. “No alle decisioni autoritarie, si ad un progetto organizzato”
Articolo successivoBlitz dei Carabinieri in Comune a Provvidenti. Arrestato il Sindaco ed altri amministratori. Ai domiciliari per fatture gonfiate su evento “Friday Festival”

2 Commenti

  1. Sacchetti biodegradabili al posto delle buste di plastica. L’iniziativa è di Legambiente con Carrefour
    Siamo alle solite, ognuno guarda nel proprio orticello e chiude gli occhi sui danni che si perpetrano, consumano in quello adiacente. Proviamo a chiederci cosa comporta l’utilizzo improprio di prodotti alimentari [1], sicuramente qualcuno da qualche parte del mondo rimane senza mangiare; allora perché sbandierare questo evento come eccezionale, frutto di accordo particolare? In definitiva, è stato anticipato di 5 mesi un qualcosa di già deciso.
    Se volete fare qualcosa di costruttivo, educate i vs. clienti ad utilizzare sacchetti di tela e nel contempo variate il vs. packaging (il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo)
    [1] Mater-Bi è il nome commerciale di un tipo di bioplastica brevettato e commercializzato dalla Novamont.Creato a partire dall’ amido di mais, grano e patata, prodotto nello stabilimento di Terni, il Mater Bi trova applicazioni per esempio nella fabbricazione di cotton fioc biodegradabili, nella produzione di imballaggio, stoviglie e buste di bioplastica, in sostituzione dei tradizionali sacchetti in polietilene.

  2. Sacchetti biodegradabili
    Credo sia opportuno cercare di dare un contributo obbiettivo alla disinformazione ( o non corretta informazione ) che fino ad oggi circola in merito alle bioplastiche ( come il Mater-Bi di Novamont o il Bioplast di Biotec ). Oggi le bioplastiche rappresentano una opportunità per l’indutria Italiana ed Europea ed anche per l’agricoltura poichè con il loro utilizzo si dà un contributo sostanziale ( oltre che a ridurre la CO2 emmessa nell’atmosfera ) ad una corretta raccolta differenziata dell’umido organico ( che oggi rappresenta ben il 35% del totale in Italia ) per produrre compost naturale ( fertilizzante organico della quale produzione l’Italia è leader mondiale )ed inoltre si può finalmente utilizzare il 100% delle nostre attuali risorse agricole non in sovrapposizione ma in aggiunta a quanto destinato alla produzione alimentare. Infatti, da decenni purtroppo l’Europa è soggetta alle cosidette P.A.C. ( Politiche Agricole Comunitarie ) che sono state prumulgate decenni orsono in quanto le produzione agricole che venivano sfruttate al 100% eccedevano del 50% la domanda. Pertanto, le P.A.C. hanno di fatto incentivato a non produrre secondo quanto erano le capacità installate. Oggi però queste P.A.C. sono anacronistiche ( pensiamo a quante tonnellate di agrumi vengono ogni anno macerate in Sicilia per mancanza di sbocchi commerciali oppure pensiamo al tavoliere delle Puglie in gran parte incolto ) e quindi sia Coldiretti che l’Associazione Agricoltori Europei vedono di buon occhio lo sviluppo delle bioplastiche perchè ciò consentirebbe di tornare finalmente ad utilizzare le risorse agricole che si hanno secondo le loro potenzialità ed in aggiunta (non in contrapposizione ) a quanto destinato alla produzione alimentare. Ciò in attesa che le P.A.C. vengano definitivamente abolite ( cosa che ritengo avverrà a breve termine ).
    Quindi, un conto è dare una opinione ( condivisibile o meno ), un conto è dare informazione corretta basata su fatti concreti.