myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623 “Elezioni

TERMOLI _ I medici ginecologi e le ostetriche dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. “S. Timoteo” di Termoli aderiscono in massa allo sciopero di 24 ore indetto per il prossimo 12 Febbraio, che coinvolge i dipendenti del SSN che operano nei punti nascita, nei consultori familiari e negli ambulatori ostetrici del territorio e di tutti coloro che vorranno aderire con la formula dello “sciopero di solidarietà”. La giornata di sciopero è stata indetta da FESMED, AOGOI, SIGO, AGUI, AGITE, SIEOG e FESMED.

In tale giorno non verranno effettuate prestazioni di routine a donne gravide, tagli cesarei iterativi e induzioni al travaglio di parto, mentre sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi di quanto previsto all’articolo 1 della Legge 146/90 e successive modificazioni e negli Accordi sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero della dirigenza medica e veterinaria del SSN sottoscritto il 26 settembre 2001. Lo sciopero è teso a sensibilizzare l’opinione pubblica e ad impegnare la classe politica italiana sulla messa in sicurezza dei punti nascita in tutto il territorio nazionale e sul contenzioso medico-legale in campo sanitario.

Il Direttore f.f. dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del San Timoteo Bernardino Molinari sulle motivazioni dello sciopero afferma: “la mancata attuazione dell’accordo Stato- Regioni del 16 Dicembre 2010, ancora oggi non recepita da molte Regioni con la mancata chiusura dei Punti Nascita al di sotto dei 500 nati, continua a porre gravi difficoltà per i Ginecologi e le Ostetriche che operano in tali strutture senza poter garantire una qualità assistenziale adeguata per madre e neonato.

L’insostenibilità dei costi delle polizze assicurative e la difficoltà a sottoscriverle con costi elevatissimi, nonché il mancato obbligo della tutela assicurativa da parte delle Aziende non più previsto dalla Legge Balduzzi, ci pone in serie difficoltà in vista dell’obbligo di contrarre un’assicurazione RC professionale entro il 13 Agosto 2013 e non garantisce a chi opera nelle sale parto e non solo (sale operatorie, diagnostica prenatale, ecc.) la necessaria tranquillità per poter agire al meglio.

A questo va aggiunto che molte Strutture, come la nostra, hanno carenza di organico sia di Ginecologi che di Ostetriche e un mancato aggiornamento delle tecnologie necessarie per poter erogare un’assistenza materno neonatale ai massimi livelli come ci viene chiesto più frequentemente. Il contenzioso medico legale sempre in aumento, fomentato da Studi Legali con pochi scrupoli e scarsa deontologia e sostenuto da Periti a volte poco competenti e accaniti senza che sia previsto, come richiesto dalla SIGO in più riprese al Ministro della Salute, un tetto ai risarcimenti, ci pone sempre più in gravi difficoltà mettendo a rischio la nostra salute psicofisica e il nostro patrimonio accumulato in anni di duro lavoro”.

Articolo precedenteCasolino denuncia: da turbogas grossa scia di fumo. Chiedo chiarezza
Articolo successivoLa costa tra gelo e neve. Auto bloccate su sp 168

1 commento