La reception del S.Timoteo
La reception del S.Timoteo
TERMOLI – San Timoteo: è emergenza. Rischia il “collasso” la divisione delle urgenze dell’ospedale di Termoli dove è rimasto in servizio 1 solo ausiliare a seguito della scadenza dei contrattisti a tempo determinato e due infermieri di cui uno da impiegare al “triage” per la registrazione dei pazienti in ingresso ed uno solo in servizio nel reparto. A peggiorare la situazione, l’aumento abnorme di pazienti, come accade ogni anno nel periodo estivo, ed i pochi dipendenti in servizio sono ormai allo stremo delle forze.

Gli operatori, preoccupati, puntano il dito contro l’Asrem accusandola di non aver rispettato le promesse di un mese fa quando aveva annunciato di voler predisporre un rinforzo minimo di personale per il Pronto soccorso e la convocazione di una riunione operativa. “Qui non è arrivato nessuno – hanno dichiarato dalla divisione -. Anzi, la situazione è peggiorata ulteriormente. In questa condizione, se dovessero arrivare tre emergenze contemporanee, non sappiamo come fare e dove sbattere la testa”. La già drammatica situazione lamentata qualche settimana addietro dal primario del Pronto Soccorso Antonio Occhionero in una lettera inviata alla dirigenza sanitaria, è ora precipitata con la scadenza dei contratti degli ausiliari ed il mancato invio di nuovi infermieri a rinforzo.

Insomma il reparto è in balìa degli utenti che affollano ogni ora del giorno e della notte la sala d’attesa. Per loro le ore per poter essere medicati o sottoposti a controlli si triplicano e per i medici i turni sono continui, uno dietro l’altro, senza possibilità di riposo. Lavoro a dir poco immane per l’unico paramedico chiamato a sobbarcarsi tutto il lavoro sulle proprie spalle. “Stiamo scoppiando – ha dichiarato un dipendente di un’altra divisione -. Personalmente ho lavorato in vari ospedali d’Italia, dal nord al centro, ma una situazione così schifosa non l’avevo mai vissuta”.

E intanto i paramedici alzano la voce. “Abbiamo anche noi una famiglia – hanno proseguito – che ci aspetta a casa e non riusciamo più a vederla. Adesso oltre a dover sacrificare continuamente i riposi per coprire i turni, lavorare anche 12 ore al giorno, rischiamo di non poter godere nemmeno delle ferie estive. Inoltre non ci pagano più la reperibilità e straordinari perchè sono troppi. Ormai siamo alla frutta”. La categoria è fortemente delusa dall’atteggiamento dei “manager” dell’Azienda sanitaria che, oltre a non prevedere un aumento d’organico ad inizio estate, non riesce a mantenere nemmeno il personale al minimo. “Nel vicino ospedale di Vasto ci sono almeno 5 infermieri in servizio per turno e qui, invece, se tutto va bene ce ne sono due”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa