LARINO – Non possiamo che esternare serie preoccupazioni in merito a quanto sta accadendo in materia di Sanità a livello regionale. Dopo la seduta monotematica del consiglio regionale svoltasi pochi giorni fa, prendiamo le distanze da come stanno agendo i nostri politici in consiglio regionale, per questo continuiamo a ribadire che la nostra proposta coincide con quella condivisa dai 15 sindaci del basso molise mentre queste strategie, che si stanno mettendo in atto a livello regionale, non fanno altro che mostrare come siano tutti sordi e indifferenti a questa parte di territorio preoccupandosi invece solo di trovare il modo migliore e meno evidente per spartirsi la torta nella maniera che più li garba!!! Tutti soddisfatti dunque, c’è chi cerca di prendersi meriti da una parte e chi dall’altra, tutti uniti contro il commissariamento…. ma ci chiediamo quando sarete tutti uniti davvero nel bene dei cittadino?!

Caro Presidente Frattura, cari assessori e consiglieri regionali, quando inizierete a pensare e ad ascoltare anche questo territorio e le reali esigenze di chi ancora coraggiosamente cerca di continuare a viverci?! Quello che poi emerge in tutto questo è soprattutto la scarsa valenza politica e l’inadeguatezza di chi occupa i banchi della maggioranza in Comune e che in campagna elettorale parlava di “filiera istituzionale” rivelatasi totalmente assente, visto che non si è stati capaci di interloquire e di far arrivare con forza la voce di un territorio, escluso dalle decisioni prese dai vertici amici. Nemmeno durante la recente assemblea regionale del suo partito, il PD, il nostro Assessore alla Sanità Palmieri pare abbia preso parola. Mentre la Fanelli ha dichiarato “in assemblea Pd abbiamo dato vita a una vera discussione di qualità! Benissimo”.

Si certo ma senza la voce di Larino a quanto pare, eppure si discuteva proprio del Piano Sanitario. Ma come è possibile tutto questo?! “Benissimo davvero!”diciamo noi! Ad oggi, non possiamo che sentirci distanti non solo dalla maggioranza ma anche dalla minoranza di centro destra in Regione. Sono mesi che sosteniamo e portiamo avanti una battaglia comune condividendo e sostenendo l’impegno di organizzare una proposta unitaria che fosse condivisa da più parti e dunque non solo deliberata dall’intero consiglio comunale di Larino, per dare forza a una causa comune che fosse appunto la tutela del nostro Vietri, simbolo di una lotta che va a difendere un intero territorio e il sacrosanto diritto della Salute dei cittadini di tutto il basso molise.

Ricordiamo ancora quella fredda domenica di Gennaio in cui ci ritrovammo a scrivere insieme all’Assessore alla Sanità Michele Palmieri e al Sindaco Vincenzo Notarangelo quel documento che sintetizzava così bene la nostra proposta e quelle giunte dai medici del Vietri (chi più di loro che è in prima linea può dare un contributo fattivo alla stesura di una proposta concreta e tecnica) e del comitato civico frentano. Una proposta che poi è stata condivisa e deliberata dagli altri comuni del cratere i cui sindaci hanno pubblicamente supportato, partecipando anche ai vari incontri istituzionali tenutisi qui a Larino ma non solo…. ricordiamo il consiglio comunale di Termoli dove, ormai mesi fa, l’ex Sindaco Basso Antonio Di Brino ci dichiarò direttamente il suo totale appoggio alla possibilità di proporre una linea comune di organizzazione equilibrata tra il San Timoteo e il Vietri.

Una proposta dunque che sul territorio si è delineata sempre in maniera più netta e che gode di un ampio sostegno, la forza unanime di un intero territorio e che, a nostro avviso, sarebbe dovuta finire immediatamente all’attenzione del Presidente Frattura il quale invece non ci ha mai degnati di una sua presenza, nemmeno in Consiglio Comunale, se non all’inizio di Settembre quando si apprestò in una assemblea pubblica ad offuscare, tra velate promesse, quello che sarebbe stato il Provvedimento dell’ASREM n°1455 che di fatto oggi più che ieri, chiude le porte non solo ad un ospedale, che da sempre è stato simbolo di efficienza e di qualità, ma le chiude ad un intero territorio che è già estremamente impoverito e non può sopportare simili mannaie.

Ribadiamo, così come riportato nella proposta condivisa che “il Provvedimento non può essere condiviso soprattutto perché non tiene conto delle esigenze effettive della popolazione dell’area basso-molisana, in termini di tutela della Salute e diritto ad una assistenza sanitaria pubblica, che ricade nel raggio di azione dell’Ospedale “Vietri”; dunque, un’offerta sanitaria che viene assolutamente sottodimensionata contrariamente a quanto accade in altre aree geografiche della regione dove invece coesistono strutture pubbliche e private in un numero sproporzionato ed eccedente nel rapporto posti letto/numero di abitanti ,il tutto nettamente a sfavore della popolazione e dell’intero territorio del basso molise.

A nostro avviso, il grave ed inaccettabile ridimensionamento del Vietri non è frutto di una seria e razionale riflessione in termini di riorganizzazione sanitaria regionale e soprattutto ignora le gravi ripercussioni socio- economiche che innescherà sul territorio in cui lo stesso opera: l’unico presidio sanitario presente nella zona del cratere sismico, un’ area interna a forte rischio di spopolamento, caratterizzata altresì da un fragile tessuto economico nonché area difficile per la morfologia territoriale e la problematica rete stradale che appesantiscono la sua condizione già gravosa e complessa”. Dobbiamo dunque auspicare ad un sostanziale e deciso cambio di rotta del governo regionale ma soprattutto ad una maggiore presa di coscienza della maggioranza che fino ad ora ha portato avanti una linea troppo morbida e moderata! È necessaria una vera, coraggiosa ed efficace azione politica, senza escludere azioni forti di protesta. E noi ovviamente saremo sempre pronti in prima linea.

I consiglieri comunali di opposizione Michele Urbano, Rossella Mammarella, Giulio Pontico

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