TERMOLI – Il vorticoso dibattito sull’ospedale di questi ultimi tempi, ci ha fatto rendere conto di una mancanza di conoscenza della strategia complessiva sulla salute di questa amministrazione comunale. Perché secondo noi la salute di una popolazione non si limita alla sola presenza di alcuni reparti ospedalieri piuttosto che altri, ma riguarda un aspetto più complessivo di programmazione, prevenzione e cura. Vorremmo conoscere cosa ha in mente il nostro Sindaco riguardo alla programmazione e come esempio potremmo portare il caso dell’allargamento delle lavorazioni di alcune industrie chimiche o della futura trasformazione dello zuccherificio.
Ci piacerebbe conoscere la sua opinione sulla mancanza assoluta di controlli in continuo della qualità dell’aria al nucleo industriale, visto il guasto ormai pluriennale delle vecchie centraline. Cosa dice dell’inerzia del Consorzio per il loro ripristino, considerata anche la chiusura del presidio locale dell’Arpam? Cosa ne pensa il nostro primo cittadino della mancanza di analisi epidemiologiche specifiche riguardanti le patologie più rilevanti nel basso Molise ed in particolare dell’ancora inattuato registro tumori? Sull’ospedale San Timoteo e sulla scure che sta per abbatervisi, non pensa di dover intervenire presso la Regione “amica” per sollecitare la firma di accordi di prossimità con il vicino (ed anch’esso sottoposto a ridimensionamento) ospedale di Vasto?

Crediamo siano tutti interrogativi sensati e legittimi da parte di coloro che vivono in un territorio che viene anno per anno privato di servizi utili ad un sereno sviluppo economico-sociale e che aspettano indicazioni sulla strategia politico-amministrativa del loro purtroppo silente Sindaco.
Restando in fiduciosa attesa di qualche risposta ci attendiamo di conoscere anche il parere del partito di maggioranza e degli alti rappresentanti istituzionali del territorio in Parlamento ed in Consiglio Regionale; finora li abbiamo visti solo impegnati a tessere le lodi di quell’ “ex-rottamatore” che, con i suoi provvedimenti grettamente numerari, sta condannando la nostra città ed il basso Molise tutto ad un futuro di incertezza sanitaria e sociale. Se questi nostri rappresentanti continueranno a rimanere inerti, non potranno che portare sulla loro coscienza le future vittime di questa politica dissennata.

SEL sez. Termoli

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