CAMPOBASSO – Non è possibile attendere oltre per avere una parola di chiarezza da parte della Regione sulla Centro di Alta specializzazione Giovanni Paolo II e in special modo sulle sorti delle varie decine di dipendenti che sono alle soglie del licenziamento. Da quanto si apprende dagli ambienti di stampa e dalle comunicazioni più o meno ufficiali, pare che il Presidente della Regione stia lavorando, con un certo riserbo, all’integrazione del Centro Giovanni Paolo II con il Cardarelli.

Un progetto su cui ho avuto modo di spendermi in prima persona lavorando ad un percorso graduale ma deciso che integrasse il pubblico con il privato, garantendo un futuro ad entrambi e realizzando un’offerta sanitaria adeguata alle esigenze del Molise. All’epoca fui attaccato con grande veemenza da più parti e principalmente dal Comitato Pro Cardarelli. Comitato che oggi tace, non si capisce se per accondiscendenza politica o perché i loro componenti hanno preso atto di star sbagliando e si sono convinti della bontà della nostra scelta.

Ad ogni modo, stante il riserbo del caso per l’operazione che si starebbe realizzando, è il caso che per la sua conclusione si accelerino al massimo i tempi e che la Regione Molise dica cosa vuole fare per il futuro per scongiurare i licenziamenti, dare serenità ai lavoratori e impiegare le loro professionalità nell’attività quotidiane del Centro per meglio assistere chi vi si cura. Questo silenzio della Regione è assordante e ha effetti devastanti nella vita di tante persone.

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