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MONTENERO DI BISACCIA _ “Ancora una volta l’Italia dei Valori ha preso a pretesto un atto proveniente da un ufficio di questo Comune per strumentalizzarlo politicamente attraverso l’eco dei media regionali. Ritengo che l’abitudine dell’IdV a fare del vittimismo e a farsi pubblicità elettorale a tutti i costi sia ormai cosa nota; ciò che non accetto, invece, è il reiterato tentativo di disinformare la cittadinanza a proprio piacimento e senza alcuna remora, distorcendo e plasmando la realtà secondo gli obiettivi del momento”. Il Sindaco di Montenero Nicola Travaglini risponde alle accuse dell’Idv in merito al diniego all’allestimento del gazebo referendario durante festa di San Matteo Apostolo del 21 settembre.

“Per tale motivo intendo chiarire i termini di questa vicenda affinché i cittadini di Montenero e quelli molisani possano farsene un’idea più esaustiva. Non risponde a verità la notizia secondo la quale il sottoscritto avrebbe negato l’autorizzazione all’allestimento di un gazebo dedicato alla raccolta di firme da parte dell’Italia dei Valori per il giorno 21 Settembre 2011, in quanto mi risulta che il diniego, abbondantemente motivato, sia stato prodotto dall’Ufficio della Polizia Municipale. Risulta lesiva della comune intelligenza e della dignità delle persone, la volontà di far passare a tutti costi una motivazione oggettiva e documentata al diniego di allestimento dei gazebo, come un mero ostracismo politico del quale, francamente, non se ne vede il motivo visto che la stessa autorizzazione è stata rilasciata senza alcun problema all’IdV per un’altra data.

Dal carteggio – peraltro prontamente inoltrato al circolo locale dell’IdV – fornitomi dall’Ufficio della Polizia Municipale, emerge un’oggettiva impossibilità a concedere ulteriori spazi in Piazza della Libertà in quanto nella data richiesta si svolgono i festeggiamenti di San Matteo Apostolo, Patrono di Montenero di Bisaccia; tali festeggiamenti implicano notoriamente una serie di problematiche e stravolgimenti nel centro cittadino, a partire dalla circolazione veicolare e pedonale, che l’Ufficio di Polizia Municipale affronta già da diversi anni. Riporto qui di seguito, senza omissioni, le motivazioni fornite:
1) Allestimento del palco: il palco (dedicato allo spettacolo serale), come nelle grandi occasioni, verrà posizionato al centro della Piazza delle Libertà, accanto alla fontana e di fronte al Monumento dei Caduti (zona da Voi richiesta). Pertanto, tutta l’area di fronte al palco sarà destinata al pubblico. A questo proposito, è importante sottolineare che la festa di San Matteo Apostolo è un evento molto sentito dalla cittadinanza locale e pertanto le vie centrali (tra cui Piazza della Libertà) sono affollatissime di persone;
2) Ambulanti: durante le giornate dei festeggiamenti questo ufficio (cioè quello di Polizia Municipale), come di consuetudine, destina le aree da adibire al commercio ambulante. Tali aree sono suddivise in base al commercio alimentare e non alimentare. Ebbene entrambe le aree sono già sature poiché i posteggi sono già stati assegnati a commercianti che hanno presentato domanda, in carta da bollo, all’inizio dell’anno;
3) Processione religiosa: durante i festeggiamenti è consuetudine la processione religiosa dei fedeli che dalla chiesa madre attraversa le strade cittadine. Ebbene durante il ritorno alla chiesa madre, l’area da Voi richiesta per l’allestimento del gazebo viene attraversata dalla processione religiosa. Riportate fin qui le motivazioni scritte dall’Ufficio di Polizia Municipale, appare evidente che la “banalità” non alberga in questo Comune ma, forse, da altre parti.

L’impulso ad inondare le redazioni dei quotidiani locali di notizie pretestuose ed infarcite di argomentazioni che mirerebbero a gettare ombre sulla legalità e sulla democraticità di questa Amministrazione, risulta evidentemente vano. Farebbe bene invece la Contucci a tenere a freno l’impeto di Cristiano Di Pietro nel corso dell’imminente campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, al fine di non ripetere l’errore delle scorse elezioni provinciali, quando lo stesso Di Pietro fu costretto dalla Polizia Municipale di Montenero a staccare, di proprio pugno, i manifesti dell’Italia dei Valori affissi nottetempo (la sera prima dell’apertura delle urne) probabilmente con la finalità di coprire i volti degli altri candidati. Se questa è democrazia e legalità …”.

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1 commento

  1. non convince
    Sindaco le non è stato convincente. Il tutto sembra dovuto a meri problemi burocratici. Ma l’esercizio di un alto rito democratico come è quello dei referendum, l’importanza politica che esso assume non solo a livello locale, ma anche nazionale, visto gli attori coinvolti, la pregnanza del tema che esso evoca, considerato che si tratta di abrogare una legge, quella elettorale, ritenuta un vulnus quasi sa tutti; ecco, tutto questo doveva consigliarle più cautela.
    Ora, nessuno crede alle sue motivazioni, e lei non solo è stato responsabile di una limitazione di una libertà democratica, ma è anche di non volersi assumere questa responsabilità, nascondendosi dietro risibili motivazioni, quasi a volerci considerare degli stupidi.
    Sindaco lei ha dimostrato di essere poco democratico.