ROMA _ Dopo il Consiglio dei Ministri sulla spending review, non posso fare a meno di considerare che siamo alle solite, tanto fumo e poco arrosto, insomma ancora una volta pagheranno i più poveri ed i più deboli”. – cosi l’On. Anita Di Giuseppe, componente del Dipertimento Cultura dell’IdV – “Seppur vero che verranno attuati tagli per 4,5 mld di euro nel 2012, e 10 mld di euro nel 2013, altro si poteva fare, ad iniziare, ad esempio, dal taglio delle spese militari, solo per gli F-35 verranno buttati 12 miliardi di euro, e pare che questi aerei non funzionino neanche bene. In tutto questo almeno c’è una buona notizia, dopo le nostre innumerevoli proteste, il Governo Monti ha fatto marcia indietro sui tagli alle Università e sopratutto sulle regalie alle scuole private”.

Prosegue il Deputato Dipietrista – “Nella versione finale, il decreto sono sulla spending review, non contiene i tagli alle Università ed agli enti di ricerca, ne’ stanzia i 200 milioni di euro previsti per ingrassare per le scuole paritarie che in un primo momento sembravano confermati, rimangono invece i 10 milioni di euro per le università’ non statali. Fortunatamente, grazie alle nostre battaglie, destineranno 90 milioni in più per il diritto allo studio e 103 milioni per i libri di testo nella scuola secondaria di primo grado. L’Italia dei valori è sempre stata dalla parte della scuola pubblica, di quella scuola che è anche costretta a chiedere soldi ai genitori per comperare carta per la fotocopiatrice o addirittura per la carta igienica. Per la scuola pubblica essere autonomi non significa non avere risorse dallo Stato, l’autonomia scolastica deve garantire flessibilità sul piano organizzativo-didattico e diversità curriculare, obiettivi che si possono raggiungere solo se lo Stato vi investe!”. -conclude l’On. Di Giuseppe –

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