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LARINO _ Un concerto che passerà alla storia. Il Comitato Festeggiamenti del Maggio larinese è felice e allo stesso tempo orgoglioso del grande successo ottenuto dal concerto dei 99 Posse. Una fiumana di gente civile ha risposto al richiamo della musica. Un concerto pacifico, corretto e entusiasmante ha animato Larino la sera del 2 giugno. La nostra cittadina e le migliaia di persone accorse da diversi luoghi del Molise e dalla Regioni limitrofe ha risposto con i fatti alle accuse che nei giorni precedenti hanno rubato la scena, mediaticamente parlando, all’evento in sé. Azioni e provvedimenti mirati a creare paura e odio nei confronti di uno degli appuntamenti più importanti mai realizzati a Larino e nel Molise tutto. Un susseguirsi di ipotesi e di critiche che hanno destabilizzato il clima di festa che doveva pervadere tutti. A questo va ad unirsi il disappunto e la protesta delle decine di attività commerciali di Larino che hanno visto la loro operatività bloccata da un’ordinanza comunale priva di fondamento e democraticità vedendo il loro lavoro svolto abusivamente e “tranquillamente” da improvvisati venditori ambulanti.

Ma il risultato raggiunto ne ha smascherato la natura repressiva, dimostrando la superficialità di certi luoghi comuni che hanno accompagnato la vigilia del concerto. I 99 Posse, per via del loro management, si uniscono al rifiuto dimostrato da Larino e dall’organizzazione di essere etichettati come sovversivi e anarchici e di essere stati additati come la causa e la motivazione che ha portato alla pubblicazione di certe azioni repressive. La musica unisce le culture e le persone. Chi si aspettava orde di facinorosi intenti a distruggere i simboli della cultura economica e sociale di Larino dovrà ricredersi. Famiglie con prole al seguito, adulti e giovani hanno riempito dalle 21.30, orario di apertura del concerto, lo stadio comunale, con un flusso costante e in crescita fino all’inizio dello spettacolo affidato ai locali Curakanta, band che non ha sfigurato al cospetto di mostri sacri della musica nazionale, coinvolgendo al contrario tutti i presenti con le note del loro repertorio folk tarantolato. Quando O’Zulù, Speaker Cenzou e Jovine hanno preso in mano i microfoni e dando il via allo spettacolo dei 99Posse l’entusiasmo dei presenti ha toccato l’apice. Impeccabile sotto ogni punto di vista l’organizzazione ha saputo prevenire ogni forma di problema che poteva nascere in conseguenza di una così alta risposta partecipativa.

Il tutto si è svolto nel migliore dei modi possibili. A mezzanotte, nel rispetto dei limiti di orario imposti alla musica all’aperto, il concerto è terminato con un naturale deflusso nelle strade limitrofe. L’unica nota realmente stonata è stata il vedere come tutti i presenti siano “stati costretti” a rimettersi immediatamente in viaggio per fare rientro nei propri paesi non avendo un’alternativa valida al bivaccare in strada e nelle piazze, trovando i locali e bar di Larino chiusi già dal pomeriggio in conseguenza della nota ordinanza. Ringraziando tutti per il sostegno e la vicinanza dimostrata, ci auguriamo che questo concerto possa essere per tutti un esempio per migliorarsi e vedere realmente in ogni occasione un volano di crescita per l’economia e l’immagine di Larino, per entrare nella storia come il paese dell’accoglienza e dell’offerta piuttosto che dei pregiudizi e della repressione.

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