CAMPOBASSO _ Presso l’Assessorato regionale agli enti locali si è svolto, nei giorni scorsi, una riunione per affrontare e discutere le problematiche delle comunità montane molisane, specie alla luce delle novità dalla recente legge finanziaria per il 2010. Unitamente all’Assessore Salvatore Muccilli, hanno partecipato all’incontro i commissari straordinari dei sei enti molisani, i loro Segretari generali nonché una rappresentanza dell’Uncem, l’unione delle comunità montane italiane. In un clima sereno, costruttivo e di grande collaborazione si è definito un percorso comune di lavoro, il cui obiettivo sarà quello di valorizzare la vera finalità di questo ente, ossia la tutela del patrimonio storico, naturale e secolare delle aree montane regionali. Si è quindi stabilito di costituire, presso l’Assessorato, un tavolo tecnico politico che servirà da raccordo con il Consiglio regionale e con la Presidenza della Regione e che possa definire una proposta di legge di riordino delle comunità montane, riordino ispirato ad ineludibili esigenze di contenimento dei costi e miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza degli enti.

Il tavolo, nel contempo, svolgerà un attento e preciso monitoraggio sul personale, sulle strutture e sui mezzi di cui dispongono le comunità montane molisane e valuterà anche la possibilità di estendere la possibilità di prepensionamento oggi spettante ai dirigenti regionali ai dipendenti delle comunità. L’Assessore, dal canto suo, si è impegnato a verificare da subito l’esistenza di risorse all’interno del bilancio regionale da trasferire alle comunità montane per permettere la chiusura del bilancio 2010, stante il drastico taglio finanziario stabilito dal governo nazionale.

“Siamo di fronte ad un problema di grande complessità – ha dichiarato a margine della riunione l’assessore Muccilli – ma questo non ci deve scoraggiare. Le comunità montane sono enti che danno lavoro a numerose persone e che svolgono un ruolo positivo per la collettività. La strada che insieme abbiamo definito è una strada che punta prioritariamente alla razionalizzazione dei costi e al miglioramento del ruolo di questi enti. Ritengo, d’altronde, che nel Molise l’esperienza di questi enti sia indispensabile per offrire servizi e supporti in aree svantaggiate geograficamente ed a rischio marginalizzazione come quelle montane. Oggi abbiamo fatto un primo passo e con la collaborazione di tutti credo sia possibile addivenire ad un nuovo equilibrio capace di salvaguardare la funzione delle comunità montane molisane”.

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