Lettera aperta ai partecipanti all’assemblea del 22 settembre. 
TermoliNoTunnel
I Comitati Referendari No Tunnel
TERMOLI – Egregi comitati  referendari e associazioni. 
Non posso esimermi dallo scrivere due righe a proposito dell’ordine del giorno che si sta discutendo ormai da circa due anni. Mi soffermerò solo sul progetto relativo al tunnel e alle zone che si affacciano sulla Piazza S. Antonio.
Anche se sono lontano conosco benissimo tutta la vicenda per averla seguita costantemente attraverso la stampa e per averle dedicato decine di articoli e interventi.

 
A  mio avviso il dialogo democratico è l’unico mezzo per arrivare ad una conclusione che sia valida, per lo meno, per una maggioranza di cittadini.
Come al solito, io non scrivo solo  per criticare l’uno o l’altro  dei gruppi favorevoli o contrari, ma avanzerò delle proposte. A mio avviso, a questo punto, poiché il progetto è arrivato già alla fase esecutiva, le proposte più realizzabili sono le seguenti:

– No al mega parcheggio ubicato alla fine del  tunnel in Via Colombo, che risulterebbe inutile poiché quello di Viale Campania, posto
  praticamente all’inizio del Corso Nazionale, basta e avanza come è stato dimostrato quest’estate in occasione della Sagra del Pesce; detto
  parcheggio però, va rivisto, reso più funzionale, evidenziandone l’ingresso e l’uscita  delle auto e creando delle carreggiate più visibili ed
  idonee;
– Sì ad un  tunnel che dovrà  arrivare solo nel già esistente parcheggio denominato Pozzo Dolce che finalmente verrà sfruttato nei momenti più
  intensi del traffico cittadino;
– La Nuova Villa di Piazza S. Antonio dovrà essere progettata con maggior verde, inclusi alberi di alto fusto come abeti e pini mediterranei;
– riprogettare il “costone” di P.zza S. Antonio eliminando quella struttura modernissima aggettante in cemento e vetro e creare dei giardini pensili
  che arrivino in modo molto razionale alla sottostante Via Colombo;
– conservare la terrazza sul mare come piano intermedio tra la Piazza e la suddetta  Via Colombo;
– ristrutturare rendendo più agevoli gli attuali spazi progettati a suo tempo in corrispondenza della chiesa dove attualmente c’è un piccolo bar e …
   tanta immondizia!
– realizzare  il teatro all’aperto e la zona riservata al gioco-bimbi.

Con tanti auguri di buon lavoro
architetto Metere
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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.