SAN MARTINO IN PENSILIS _ “Non passa giorno che i molisani non debbano leggere le dichiarazioni scomposte del senatore Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Popolo della libertà. Non perde occasione, Di Giacomo, per esprimersi attraverso una esibizione di muscoli che è la prova evidente di quanto quest’uomo sia politicamente disperato. E c’è da capirlo, purtroppo. La prospettiva politica e personale non è certo delle migliori, laddove all’orizzonte si prevedono cocenti sconfitte che si trasformerebbero in altrettanti e salati pedaggi da pagare in prima persona. Mi riferisco alle prossime regionali, che tanto fanno contorcere Di Giacomo e che in un crescendo rossiniano di autosuggestione fanno si che l’interessato si creda al tempo stesso analista, fustigatore e “maitre à panser” del centrosinistra. Non passa giorno che egli non dispensi consigli, fornisca scenari, attribuisca pagelle a noi del centrosinistra.

In realtà, con l’oratoria che lo contraddistingue, a detonazione, tenta quotidianamente di esorcizzare se stesso e il centrodestra dal demone dell’imminente sconfitta che, evidentemente, deve popolare le sue notti insonni. E’ questo che angoscia Di Giacomo, la prospettiva di perdere un potere illimitato che ha consentito a lui e, principalmente, al collega di partito e presidente della regione, Iorio, le peggiori scorribande a danno dei molisani. Una regione distrutta dalle loro politiche. Non dimentichiamo che Di Giacomo, oltre che senatore e coordinatore regionale del Pdl, ha gravissime responsabilità, ad esempio rispetto al sistema sanitario regionale. Di Giacomo, in veste di assessore alla Sanità, ha fatto poco e male e ha contribuito a creare quella voragine che stringe nella morsa i molisani. Di Giacomo pensi ai drammi del Pdl, e a quello più grande: la prospettiva di liquefazione nel Paese e in Molise.

L’occasione che abbiamo davanti è storica, dare una spallata a Iorio e, contemporaneamente, a Berlusconi. Il 16 e il 17 di ottobre i molisani non si lasceranno sfuggire questa occasione. E per Di Giacomo i tempi si faranno bui. Anziché pontificare sul centrosinistra, scenda in campo direttamente a favore del suo schieramento. Ci metta la faccia realmente, cioè candidandosi e chiedendo voti per se stesso, in maniera da misurare il gradimento che riesce a coagulare attorno alla propria persona. Non prendiamo lezioni da chi, tanto al Senato, quanto al coordinamento regionale del partito, è sempre e solo arrivato per cooptazione. Non ci risulta (ma forse siamo male informati) che il senatore Di Giacomo si sia guadagnato una elezione col consenso diretto degli elettori.

FRANCESCO TOTARO Vice – Segretario PD Molise

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