CAMPOMARINO – L’ Amministrazione Cammilleri, con deliberazione della Giunta Comunale n. 146 del 28 ottobre 2014 ribadisce la contrarietà del Comune di Campomarino all’ “attività estrattiva del petrolio, sia in mare che nel terreno, poiché essa comprometterebbe in modo irreversibile l’ecosistema marino e terrestre”.
La tecnica dell’AIR GUN utilizzata per l’ispezione dei fondali marini , l’attivazione delle trivellazioni ed ancor più l’attività estrattiva del petrolio in un mare chiuso come l’Adriatico, con i conseguenti fenomeni di contaminazione del suolo e delle falde acquifere ad opera delle sostanze chimiche utilizzate durante i processi estrattivi e del fenomeno della subsidenza, ovvero l’abbassamento del suolo a seguito dell’estrazione dei fluidi in profondità, pregiudicherebbero seriamente le attività della pesca e del turismo con gravissime ripercussioni economiche per Campomarino e per l’intera Regione Molise.

Al fine di tutelare il proprio territorio e l’ intera cittadinanza, inoltre, il Sindaco Cammilleri è stato investito del compito di rappresentare l’ indirizzo della Giunta Comunale presso la Regione Molise e presso il Governo Nazionale, unendosi al coro di tutti gli altri soggetti che vedono nel Decreto Sblocca Italia un attentato all’ ambiente e alla salute pubblica; nonché di richiedere alla Regione Molise l’inserimento della costa molisana nella perimetrazione dell’istituendo parco nazionale “Costa Teatina”.

Si ricorda che, già nel 2012, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 aveva espresso la propria contrarietà a qualsiasi operazione di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico ed in particolare sul territorio campomarinese.

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