ISERNIA _ Avrei voluto dare il buon anno al Presidente della Regione Molise e lo avrei fatto con infinita riconoscenza, se avesse convocato le parti sociali per aprire una vera discussione sul destino di 836 dipendenti dell’Ittierre, ma ciò non è ancora avvenuto, anche se dal 12 di febbraio tutte quelle persone vivono con terrore l’idea di poter perdere il posto di lavoro. Lo stesso avrei fatto con il ministro competente, se avesse firmato il piano industriale e se ci avesse convocato a Roma per cominciare a dipanare questa complicatissima vertenza, ma anche ciò non è avvenuto. Ai Commissari poi, avrei destinato i migliori auguri di buon anno, se avessero avuto il buon senso di informarci costantemente, (i sindacati intendo) facendoci partecipi di un progetto che, inevitabilmente, dovranno discutere con noi prima o poi.
Che dire poi di chi si è divertito e si diverte ancora a mettere in cattiva luce i sindacati esercitando professioni diverse e per il solo gusto di accumulare denaro! Anche a costoro sarebbero andati i migliori auguri se avessero fatto solo il loro mestiere ma, tentare di fare anche il nostro poi………. non si può accettare! Ed allora, visto che gli auguri di buon anno comunque si scambiano per educazione, per convenzione ma, soprattutto, perché si sente dentro di doverlo fare per rispetto di chi li riceve, i miei auguri migliori vanno a quelle 836 persone che hanno riposto le loro speranze in persone che dovranno rappresentarle. A loro va l’augurio che il 2010 non sia un anno di disgrazie vere che seguono quelle già abbondantemente annunciate nel corso di questo anno. A loro va l’augurio di trovare nella CGIL rappresentanti degni di questo nome e capaci di difendere ogni posto di lavoro possibile perché, forse qualcuno dei nostri politici non l’ha capito, in Molise il lavoro è la cosa più preziosa che esiste perché ne abbiamo poco e quel poco che abbiamo cercheremo di difenderlo con tutte le nostre forze. Dovremo essere uniti tutti nel 2010; gli 836 dipendenti, la CGIL e tutte le altre sigle sindacali che li rappresentano, sgombrando il campo da tutti quei soggetti che inseguono interessi propri o da coloro che, inevitabilmente, vedranno un’opportunità politica nel calarsi nel ruolo di paladini dell’umanità quando questa vertenza esploderà.

Il nostro Presidente, il Ministro, i Commissari e gli “altri soggetti” non me ne vogliano, non intendo mancare di rispetto a nessuno, ma il tempo stringe e non vorrei mai arrivare a dire: “L’AVEVO DETTO”! Di l’avevo detto ce ne sono tanti già ora ma, se li mettessimo in piazza ora, non sarebbe utile a nessuno degli 836 dipendenti che stanno rischiando il posto di lavoro. E’ ARRIVATO IL MOMENTO CHE I TAVOLI PERMANENTI DI CRISI IN MOLISE VENGANO APERTI IMMEDIATAMENTE! OGNUNO ESERCITI IL PROPRIO RUOLO! A NOI IL RUOLO DI CHIEDERE E PARTECIPARE ATTIVAMENTE AI TAVOLI ED A CHI CI GOVERNA IL RUOLO DI CREARE LE CONDIZIONI PERCHE’ SI ATTIVINO! Ed allora, sapendo che, inevitabilmente, i tavoli si apriranno e che se si aprono tardi i danni saranno irreparabili e le colpe gli 836 dipendenti sapranno ben identificarle, auguro un Buon 2010 a tutti.

Il segretario generale della Filtea CGIL Molise
(Lino Zambianchi)

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