CAMPOBASSO _ Questa mattina si è svolta la conferenza stampa del Candidato Presidente alla Provincia di Campobasso Oreste Campopiano, presso la sede della lista in appoggio Regione Nuova, in via Roma a Campobasso sui temi del lavoro. Nell’intervento Campopiano ha presentato il “Progetto Welfare”. “Nel giorno della festa del lavoro dobbiamo guardare in avanti e non girarci indietro. Essere consapevoli dei diritti e delle certezze che questo mondo globalizzato sta negando a tanti lavoratori, ma sopratutto a tanti giovani e donne che nel mondo del lavoro o ci stanno in modo troppo precario, oppure non ci sono affatto entrati. Ma solo con la recriminazione non riusciremo a costruire nuove opportunità, anzi, alzeremo solo il livello della frustrazione di un’intera generazione.
La Provincia è un ente che sul campo del lavoro ha ruoli e competenze per poter aiutare il sistema economico locale a reagire. Per questa ragione immagino un Progetto Welfare che si articoli su quattro punti principali: la Provincia di Campobasso deve divenire un organismo intermedio per poter gestire direttamente le risorse del Fondo Sociale Europeo in tema di occupabilità; dobbiamo riformare il sistema del mercato del lavoro e i centri per l’impiego in particolare, aprendoci anche al mondo dei privati per la gestione dei servizi per la occupazione; dobbiamo mettere nelle mani dei disoccupati “doti individuali” per consentire loro di scegliere in proprio quale percorso di riqualifica professionale fare in base alle loro reali competenze e aspirazioni e non per soddisfare il sistema degli enti di formazione che appare ormai anacronistico; dobbiamo sostenere le imprese che hanno voglio di assumere con bonus e incentivi, privilegiando l’occupazione dei giovani e delle donne.
In questi dieci anni di governo chi è stato al potere ha consentito che i giovani migliori andassero altrove a trovare la loro soddisfazione professionale e non ha garantito la costruzione di un nuovo progetto di sviluppo. Siamo nel limbo di un declino industriale senza una nuova prospettiva. Governare non è solo gestire il quotidiano, ma avere una visione che si realizzi prima che sia troppo tardi. Non c’è stata visione e oggi il dramma del lavoro, soprattutto giovanile, diviene il centro di uno scontro che non è più solo ideologico, destra/sinistra o territoriale, nord/sud, ma soprattuttto generazionale e di genere. Bene io sarò innanzitutto il presidente dei giovani e delle donne che hanno diritto a vedersi garantito il futuro attraverso il lavoro.”