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Vincenzo Cordisco
CAMPOMARINO_ Evidentemente il Sindaco Cammilleri non ha letto bene il parere reso dall’autorità dell’Ufficio Territoriale del Governo del Ministero dell’Interno, ma soprattutto non ha letto il parere del Consiglio di Stato n. 3376 del 2008, citato dall’organo tecnico, che non dice che può svolgere le due cariche, ma dice che lo statuto del Comune di Campomarino pur prevedendo la figura del Presidente del Consiglio (figura obbligatoria nei Comuni superiori a 15.000 abitanti e facoltativa per gli altri) non ha previsto una specifica incompatibilità manifesta.  Quanto specificato nell’art. 35 dello Statuto non può trovare applicazione per – a modo di vedere del capo ufficio di staff – un principio di eccezione a regole generali.
L’incompatibilità tra il Presidente del Consiglio e la nomina ad Assessore c’è, è lampante e inconfutabile. E se, come si legge nel parere espresso dal Ministero dell’Interno “…. Ne consegue che, prescindendo da valutazioni di opportunità politica, rimesse all’apprezzamento degli interessati amministratori, in relazione alle delicate funzioni svolte dal presidente del consiglio, deve pervenirsi alla conclusione che la cennata incompatibilità, sotto il profilo strettamente tecnico-giuridico non è configurabile” dovessimo prenderne atto, saremmo assolutamente assuefatti ad un modo di fare politica che come Partito Democratico non ci appartiene. Il rispetto delle regole, oltre che passare attraverso l’etica e la moralità, la opportunità politica degli eventi, deve passare anche – e soprattutto – attraverso la corretta espressione dei fatti.
Correttezza che non vi è! Inoltre c’è da segnalare che il Ministero nel proprio parere si è “appoggiato” al citato parere 3376/2008 espresso dal Consiglio di Stato, che nulla ha a che vedere con la contestazione fatta. Infatti il Consiglio di Stato con il summenzionato parere del 2008 si è espresso circa la “incompatibilità o meno tra la carica di consigliere comunale e assessore comunale in comuni diversi ma nella stessa Regione” e non certo tra la carica già rivestita di presidente del consiglio e quella sopraggiunta di assessore e peraltro, pur rispondendo negativamente, auspicava l’adozione di una iniziativa legislativa per colmare la lacuna per la quale non era stato possibile dare esito diverso.
Inoltre, sempre il Consiglio di Stato nell’illustrare il caso sopra citato, non calzante con la situazione di Campomarino, ha anche affermato che: “ .. ad avviso del Ministero sembrerebbe, come dice la giurisprudenza, che la ratio sia nell’opportunità di evitare un conflitto tra le diverse funzioni, di componente dell’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo e quella di componente dell’organo esecutivo dello stesso comune” Ci chiediamo come sia possibile tutto questo! Lo stesso Ministero che contraddice se stesso???? Ci dice che per Campomarino non vi è incompatibilità tra la figura di presidente del consiglio (organo di controllo politico-amministrativo), che ricordiamo dovrebbe essere super-partes, e assessore (quindi giunta comunale, organo esecutivo), salvo poi affermare il contrario quando nel 2008 chiese il parere al Consiglio di Stato.
Ecco perché i toni trionfalistici il Sindaco Cammilleri li dovrebbe riservare ad altre (improbabili) situazioni, come per esempio il successo della raccolta differenziata a Campomarino lido ancora ferma al fallimento dell’estate 2011, la pulizia della pineta, l’apertura dell’asilo nido, l’apertura del palazzetto dello sport, il completamento del lungomare, il completamento della litoranea Termoli-Campomarino, i lavori fognari al lido, la sistemazioni delle strade campomarinesi, impraticabili, piene di buche, la pulizia delle stesse visto il perenne immondezzaio al quale siamo costretti ad assistere, la impossibilità di circolare in sicurezza per le vie ed i marciapiedi del paese dei diversamente abili costretti in carrozzina e tanto altro.
Tutte problematiche sulle quali, come PD, insistiamo molto. Magari lasci alla popolazione il giudizio se il Partito Democratico si occupa dei problemi della gente e, invece, si dimetta dal Cosib, dove su sua affermazione ha partecipato a 78 direttivi con un gettone di euro 400,00 a seduta, senza portare alcun beneficio alla nostra cittadinanza, con aziende che chiudono e per le quali non si riesce a fare nulla per aiutarle in questo momento di grave crisi. E si occupi di più dei “numeri” che scarseggiano alla sua maggioranza, tanto da costringerlo a far coincidere – inopportunamente – nella medesima persona la figura del presidente del consiglio e dell’assessore, o di assessori quali componenti di commissioni comunali che proprio per questo non lavorano! Sindaco, le ribadisco il concetto espresso più volte e sempre pubblicamente: si dimetta e lasci libero questo paese di rinascere.
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6 Commenti

  1. per Cordisco
    una spiegazione molto eloquente e ben descritta. Perchè dalla Corte dei Conti non passi all’Avvocatura di Stato? Hai la competenza manifesta, la professionalità e la superbia giusta.
    Se fossi stato al Vaticano ti avrebbero beatificato subito e tra qualche mese… anzi no: Santo subito!!!

  2. ben detto
    rileggendo ho capito tante cose e devo dire che cordisco ha ragione. non si può essere presidente e anche assessore. perchè vaccarella non si dimette? se fosse onesto lo avrebbe già fatto a prescindere dal ministero.

  3. santo subito
    sarà pure superbia la sua ma almeno dice le cose come stanno. tu che fai per evitare le sovrapposizione degli incarichi? ti sembra che vada tutto bene e che ci sia buon senso nell’essere assessore e presidente. se la pensi così beato te che la coscienza la lasci sul comodino di casa. e il sindaco che guadagna tutti quei soldi al cosib senza fare praticamente niente ti sembra sostenibile? se mi dici di si sei uno di questa giunta che cerca di arrampicarsi sugli specchi, peccato che ancora non sai che dagli specchi si scivola anche con le ventose nonostante siete così attaccati alle poltrone.

  4. chi ha tempo………………
    Ankora kon il beneficio del dubbio? il sig.sindaco, NN HA VOLUTO LEGGERE BENE il parere reso dalle autorità dell’uff.territorale del Ministero dell’Interno ma, sopratutto, NN HA VOLUTO BEN INTERPRETARE il parere del Consiglio di Stato n 3376/2008;Incompatibilità tra Presidenza del consiglio e Assesorato c’è ed è lampante e inconfutabile? Questo è evidente alla stragrande maggioranza dei cittadini campomarinesi,forse a tutti, anke a quelli ke nn “SANNO” ben interpretare…VORREI RICORDARE A TUTTI I LETTORI KE,SIA IL PRIMO (ministero degli interni)KE IL SECONDO(consiglio di stato)HANNO ESPRESSO DEI….PARERI…..!I TRIBUNALI ESPRIMONO …SENTENZE….!

  5. ELEZIONI
    Stranamente da un pò di tempo a questa parte, il compagno-segretario Cordisco, non pubblica più articoli su MyTermoli, e quindi per commentare alcune sue ultime dichiarazioni bisogna ripescare qualche vecchio articolo.L’ultima sua dichiarazione in ordine cronologico riguarda la stupefacente performance del PD locale che sotto la sua conduzione avrebbe aumentato i voti.Naturalmente, siffatta analisi del voto (dubito che qualcuno del direttivo abbia avuto la capacità o il coraggio di metterla in discussione) ha voluto vedere come al solito solo il bicchiere mezzo pieno, tralasciando volutamente, come accade oramai da 5-6 anni, di commentare il bicchiere mezzo vuoto. E allora ci proviamo noi a fargli vedere il bicchiere mezzo vuoto:
    1) Il consenso PD aumentato rispetto al 2011 da 525 a 790 voti di lista. C’è una lieve differenza (o indifferenza) sostanziale tra il 2011 e il 2013: la presenza nella lista di un candidato locale che, per quanto scarso potrebbe essere, attrae sicuramente di più l’elettorato locale, e che in questo caso vale circa 200 voti (non molti) sia in termini di voti di lista che in termine di voti di preferenze personali (se si considerano i 200 voti presi da Totaro nel 2011 sostenuto dal direttivo PD);
    2) Alle regionali sia 2011 sia 2013, quasi il 50% degli elettori ha votato contro la linea della segreteria locale PD votando altri candidati o solo la lista (2011: 525 voti – 200 preferenze Totaro; 2013: 790 voti – 388 preferenze Carriero);
    3) Se non si ricorda il compagno-segretario Cordisco nelle politiche 2008 il PD prese sia alla Camera che al Senato gli stessi identici voti di oggi 1000 circa;
    4) Se non si ricorda male il compagno-segretario Cordisco nelle comunali 2009 il PD prese gli stessi voti, 525, delle regionali 2011;
    Quindi la conclusione, del bicchiere mezzo vuoto, potrebbe è questa: con i numeri potenzialmente il PD a Campomarino conta circa 1000 voti, ma circa il 60% dell’elettorato PD, non riconoscendosi nella linea politica dettata dal compagno-segretario Cordisco, vota altro bocciando di fatto i candidati indicati dalla segreteria e le loro scelte.Naturalmente ciò, ne sono sicuro, non servirà al compagno-segretario come spunto di riflessione, nè tantomeno al direttivo, ma nello spirito egemonico ed egocentristico che li ha sempre contraddistinti (e stavolta scrivo al duo C&C), convinti di essere i non plus ultra della politica locale, si chiuderanno ancora di più a riccio e punteranno dritto-dritto alla presentazione alle prossime comunali di una lista solo PD con capolista la non eletta consigliere regionale. Ciò naturalmente completerà l’opera di distruzione del centro-sinistra locale iniziata dal duo C&C nel 2008. Naturalmente quando la linea politica di un segretario non raggiunge alcun obiettivo, il buon senso vorrebbe che ci si dimettesse… a già ma voi questo lo chiede solo agli altri!!!!