A questa situazione si aggiunge la beffa, prevista con il DL 95/12 sulla spending review, nel quale si stabilisce d’imperio che le ferie non godute non vengono retribuite. Pertanto i docenti precari che hanno terminato il contratto di lavoro il 30 di giugno non avranno diritto né alle ferie (non potranno farle da licenziati!) né alla retribuzione (si tratta di oltre € 1.000,00!). Una penalizzazione incostituzionale e vessatoria, unita al differimento di oltre sei mesi per il pagamento del TFR. Del resto la politica dei tagli e delle riduzioni prosegue anche con la vecchia logica dei tagli lineari senza portare alcun beneficio ai cittadini fruitori dei servizi pubblici. Tagliare i fondi alla ricerca, tagliare le piante organiche, aumentare le tasse universitarie, spostare docenti della scuola nei profili ATA, licenziare i precari che hanno acquisito professionalità ed esperienza decennali, significa rendere un pessimo servizio prima di tutto ai cittadini. Si tratta di una situazione inaccettabile contro la quale bisogna reagire. Pertanto si è deciso di organizzare un presidio di protesta davanti alla Prefettura di Campobasso il 2 agosto ’12 a partire dalle ore 9,30 con richiesta d’incontro al Prefetto per illustrare al rappresentante del Governo la drammatica situazione in cui vivono in Molise i precari della scuola ed i settori della conoscenza in Molise.