CASACALENDA – “Quando faccio altri lavori all’interno del cinema, altri lavori oltre a quello di regista non è che lo faccio per dovere produrre film di giovani registi, distribuirli o aprire un cinema. Non non lo faccio per dovere ma lo faccio per piacere. Nel mio cinema programmo quei film che mi piacerebbe vedere come spettatore e, che, alle volte hanno bisogno un po’ di una mano”. Così Nanni Moretti, ospite d’eccezione ieri sera a Molise Cinema a Casacalenda dove è arrivato per presentare il suo ultimo film: “A mia Madre”. Ha parlato a lungo, senza riserve della sua vita, dei suoi inizi e dei film al pubblico, arrivato da tutto il Molise per ascoltarlo.
“Non ho quella infanzia cinematografica che molti registi raccontano e possono esibire che a 5 anni andavano a vedere 2 film al giorno – ha proseguito -. Io tardi, verso i 15 anni, sono diventato uno spettatore affezionato, però, solo spettatore. Poi finito il Liceo, a 19 anni, ho sentito che il cinema era il mezzo espressivo più giusto, più adatto per comunicare agli altri ma anche a me stesso quello che avevo urgenza di comunicare, di buttar fuori. Ho tentato, ma la strada era tutt’altro che sicura. Ho chiesto, sono andato alla scuola di cinema, molto famosa in tutto il mondo, il Centro sperimentale di cinematografia ma che paradossalmente era riservato ai laureati ed io avevo appena finito scuola, non avevo intenzione di fare l’università. Ed allora ho chiesto di fare l’assistente a dei registi: l’ho chiesto a Peter Del Monte, a Paolo e Vittorio Taviani, a Marco Bellocchio, però, loro avevano tutti i loro aiuti registi, i loro assistenti. Non riuscivo a fare nemmeno l’assistente ed allora ho cominciato da solo“.
Su Pasolini a cui Molise Cinema dedica una retrospettiva, Moretti sottolinea di non averlo mai conosciuto. “Ne ero molto incuriosito – ha detto -, colpito, soprattutto dalla sua attività di polemista. In quegli anni, prima di morire scriveva articoli sempre molto importanti sul Corriere della Sera. Era una figura per me molto importante oltre che di regista anche di scrittore e di polemista”.
L’attore e regista, ieri sera, ha ricevuto il Premio K consegnato dal Presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura ed un secondo riconoscimento dal sindaco di Casacalenda. Sia il direttore artistico del Festival sia Frattura lo hanno invitato a girare un film in Molise. Moretti ha ribadito: “non prendo nessun impegno, ma ci penserò”.



















