CAMPOBASSO _ Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale Antonio Chieffo in merito all’approvazione da parte del Consiglio di Palazzo Moffa della Legge sulla vita indipendente. In qualità di primo firmatario Chieffo ha rimarcato l’importanza del provvedimento appoggiato da 29 consiglieri. “Finalmente anche le persone disabili – ha ribadito l’esponente di maggioranza – potranno accedere ad una vita indipendente attraverso lo strumento dell’assistente personale”.

Una svolta epocale nel panorama nazionale, unica regione il Molise ad attuare con lo strumento legislativo la L.328/2000 “realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” nella disciplina dei programmi di aiuto alla persona gestiti in forma indiretta mediante piani personalizzati ai sensi dell’articolo 39, co 2, L. n. 104/1992 e L. n. 162/1998. Una legge che restituisce dignità e libertà alla persona, attuando i principi della nostra Costituzione e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con legge 18/09 che sancendo, tra i diritti inalienabili dell’individuo, l’indipendenza delle persone, avvia un processo di cambiamento finalizzato all’esigibilità dei diritti fondamentali e alla piena partecipazione, procedendo dalla segregazione alla vita indipendente.

I principi ispiratori del testo normativo vanno aldilà della semplice “deistituzionalizzazione” della persona mirando al pieno riconoscimento delle capacità e della dignità della persona con disabilità. La Regione, per la realizzazione delle modalità di vita indipendente, favorisce l’autogestione dei servizi assistenziali al fine di contrastare il ricorso dell’istituzionalizzazione, garantire la personalizzazione degli interventi, l’integrazione sociale e la permanenza nel proprio ambiente di vita delle persone con grave disabilità. La Regione garantisce tale diritto attraverso il finanziamento di progetti di assistenza personale autogestita, alle persone con disabilità in situazione di gravità, come individuate dall’articolo 3, co3, della legge n.104/1992, sulla base dell’intensità del bisogno assistenziale del richiedente.

Per “vita indipendente” si intende il diritto della persona con disabilità all’autodeterminazione e al controllo del proprio quotidiano e del proprio futuro: lo “strumento” per ottenere ciò è l’assistente personale, una nuova figura professionale distinta dall’assistente domiciliare, ed espressamente preparata sui principi della vita indipendente. Innanzitutto tra assistente ed assistito si configura un rapporto d’impiego, secondariamente è il disabile, e non l’assistente che decider il servizio, concordando direttamente con l’assistente mansioni, orari, modalità, tipo di contratto e retribuzioni. Con tale testo la Regione Molise accogliendo le istanze da tempo promosse dalle Asociazioni di disabili, ha inteso restituire risposte concrete, manifestate dalla sottoscrizione unanime della Proposta di Legge approvata, senza alcuna divisione in una nuova stagione di confronto e di dialogo sulle politiche sociali.

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