TERMOLI _ Nei giorni scorsi, il 30 dicembre 2010, il MIUR ha emanato la Circolare relativa alle “Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2011/2012”. Il termine di scadenza è, per tutti, il 12 febbraio, con la sola eccezione dei Corsi per adulti. In sostanza, nelle prossime settimane, le famiglie dovrebbero scegliere la scuola nella quale iscrivere i propri figli. Il paradosso, tutto molisano, è che il piano di dimensionamento scolastico si è insabbiato in commissione consiliare regionale. Pertanto, non è dato sapere quali modalità organizzative avranno molte istituzioni scolastiche.

Si sta ancora discutendo di accorpamenti ed “annessioni” a seconda del potere contrattuale dei singoli attori politici regionali. Manca un piano dell’offerta formativa territoriale ed una legge regionale sull’istruzione. Ancor più preoccupante è la questione che riguarda le scuole superiori. Non si sa quale sarà la confluenza dei nuovi indirizzi di studio. La giunta regionale ha deliberato di assegnare a tutti i licei scientifici della regione l’opzione in scienze applicate, senza considerare specificità, storie, strutture, laboratori ed offerta formativa territoriale. La discussione su dove collocare l’unico Liceo Musicale spettante al Molise è rimasta al palo. Le candidature sono state varie: Campobasso, Casacalenda, Montenero di Bisaccia, Guglionesi e Frosolone.

Non si sa cosa abbia deciso la regione. Su un tema così determinante si è in forte ritardo. Eppure le iscrizioni sono un passaggio importantissimo, non solo perché rappresentano una occasione significativa di relazione tra scuola e genitori, ma anche perché condizionano la determinazione degli organici e i modelli di orario e di organizzazione delle scuole stesse. Le scuole dovrebbero sapere il quadro normativo entro il quale inserire la propria offerta formativa. Infatti, prima dell’inizio delle iscrizioni, le scuole procedono alla definizione dei criteri di precedenza nella ammissione mediante una delibera del consiglio di circolo/istituto che va resa pubblica. Devono mettere a disposizione delle famiglie il proprio Piano dell’Offerta Formativa ed adattare, di conseguenza, i modelli, allegati alla Circolare, su cui effettuare la domanda di iscrizione Difficile poter fare tutto questo in così breve tempo, persistendo incertezze organizzative e di offerta didattica, senza un quadro generale d’insieme. Mentre il MIUR mosso dalla sola logica dei tagli, è disinteressato alla qualità della scuola (valga per tutti la riduzione delle ore professionalizzanti negli istituti tecnici e professionali nelle classi intermedie), la regione non ha affrontato i problemi in maniera adeguata e gli studenti si troveranno nella impossibilità di scegliere, non avendo chiari tutti gli elementi di valutazione. Prosegue, anche in questo modo, l’impoverimento della scuola pubblica.

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