Video intervista al Sindaco.

commercianti all'uscita dell'incontroTERMOLI _ Commercianti gridano il loro dissenso contro il sindaco Vincenzo Greco. All’urlo “vogliamo la riapertura di Corso Nazionale”, il primo cittadino, dopo aver parlato per circa un’ora ad una folta platea che aveva riempito l’intera sala consiliare del Comune di Termoli, ha ribadito le sue ragioni sottolineando l’interesse generale della collettività derivante dalla chiusura del centro cittadino rispetto a quello particolare di alcuni dei commercianti del posto. Un discorso che, però, non è stato affatto “digerito” dai tanti operatori del terziario che hanno affollato il Municipio e che, davanti all’intenzione del primo cittadino di non ritirare il provvedimento di chiusura, si sono alzati urlando contro l’amministratore. A questo punto, davanti alla foga dei presenti e momenti di forte concitazione, sono intervenuti sia gli Agenti municipali che la Polizia di Stato ed i Carabinieri, presenti in numero massiccio. Alcuni ristoratori hanno allontanato alcuni commercianti a dir poco imbestialiti al fine di evitare il peggio. 

La tensione è salita alle stelle questa mattina in Comune a Termoli dove è andata in scena la parapiglia generale tra le proteste sempre più forti e veementi della categoria. Dalle 10 circa, allorquando sono arrivati i negozianti al primo piano di via Sannitica fino alle 11.30 è andata avanti la movimentata riunione con il Sindaco il quale, almento per il momento, è rimasto fermo sulle sue posizioni. I commercianti, dal canto loro, hanno intenzione di non mollare sulla questione e continueranno nella protesta. Insomma è in atto una sorta di “braccio di ferro” tra Greco ed i negozianti del centro. Il “verdetto” della diatriba ci sarà sicuramente nei prossimi giorni.

Intanto nella giornata di ieri si sono vissuti altri momenti di contestazione sempre in Comune con l’arrivo di un gruppo di protestanti. 
La comitiva, piuttosto rumorosa si è fatta notare da tutti i dipendenti
con i quali non hanno mancato di fare polemiche. E’ stato necessario l’intervento degli agenti municipali per riportare l’ordine all’interno del Palazzo di via Sannitica.

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Nel frattempo una squadra di Vigili urbani si è recata presso due locali del centro: la pizzeria “I due Archi” ed un ristorante di specialità ittiche per chiedere la rimozione dei tavolini dalla strada nonostante il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico, per poi trasferire gli stessi lungo Corso Nazionale a diversi metri di distanza dalle attività tra le proteste degli stessi titolari.

Discussioni a non finire sono andate in scena richiamando l’attenzione di numerosi esercenti tutti intervenuti per dare man forte ai due titolari. E così anche in Corso nazionale c’è stato qualche momento di tensione. Veleni, dunque, a non finire tra gli operatori del terziario a causa della decisione di Greco di chiudere metà Corso Nazionale senza dare un adeguato preavviso alle attività situate nella zona interessata dall’ordinanza. Il dissenso domina, dunque, in questi giorni in città.

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5 Commenti

  1. TUTTO RUOTA INTORNO AI PARCHEGGI
    La chiusura del Corso Nazionale ci può anche stare. Credo, però, che certe decisioni vadano fatte a tempo e modo. Questo è il risultato del fallimento del piano dei parcheggi. La soluzione è quella di rivedere, e con competenza, il Piano dei Parcheggi. ABBONAMENTI.

  2. modelli da imitare
    Non ne posso più di sentire che il corso di Termoli dovrebbe diventare una rambla di Barcellona o come via Montenapoleone a Milano e via dicendo. Termoli non è Barcellona ne Milano o Roma, non può contare su quelle frequentazioni assidue o eccellenti di queste due grandi città. Nel Corso Nazionale chiuso al traffico c’è solo un provincialissimo struscio di tipo domenicale. Fa abbastanza schifo anche l’acrimonia dei miei concittadini, che fanno le loro spese nei centri commerciali a basso costo e poi vogliono SOLO guardare le vetrine del centro, pretendendo che siano sfavillanti…per chi? per che cosa? E se fosse vero che si possono frequentare solo grandi strade commerciali, con ampi spazi, per evitare gli slalom tra i tavolini, realtà turistiche floridissime e rinomate a livello internazionale (Positano e Amalfi,per dirne solo due tra le più prestigiose che conosco) dovrebbero essere deserte… Non sarebbe il caso di scegliere altri modelli? Altrimenti i termolesi rischiano di passeggiare nel corso della città fantasma…

  3. FERMO,FERMISSIMO
    Quanto poi alla fermezza del nostro primo cittadino, vorrei ricordare che cambiare rotta, di fronte ad un possibile sfascio è prudente, lecito,a volte indispensabile, sicuramente consigliabile in molti casi.
    Dovrebbe inoltre ricordare che solo gli stupidi non cambiano mai idea, che nel mondo animale si impuntano i muli e gli asini che non sono noti per il loro acume ed in genere non vengono scelti come modelli cui ispirarsi…Quanto poi alle parti di cittadinanza silenziosa,potrebbe essere costituita da persone cui non interessa nulla che il corso sia o no aperto al traffico, chi tace acconsente, ma vai a sapere in favore di chi… e comunque:”COCCIA CHE NON PARLA SI CHIAMA CHICOCCIA” al paese mio…