CAMPOBASSO _ I suoi principi fondativi hanno trasmesso passione a noi e ad altri milioni di italiani, giovani, meno giovani,donne ed uomini con alle spalle storie e culture diverse, ma con l’umiltà e la consapevolezza di essere stati protagonisti della più grande svolta della storia politica italiana. Era giunto il momento di raccogliere sotto una sola identità la cultura riformista e laico-socialista, con quella cattolico- democratica. Spinti da questi ideali siamo stati protagonisti con i gazebo delle Primarie e abbiamo contribuito a tessere la rete democratica sul territorio.

Il risveglio da questo idillio democratico è stato sconcertante: ancora una volta ci siamo ritrovati a fare i conti con i personalismi politici locali. Essi ci hanno riproposto i soliti scenari, fatti di divisioni, lotte intestine ed un protagonismo coatto legato esclusivamente alle tornate elettorali.

Nel Molise lo scollamento tra la base del partito ed il gruppo dirigente è elevato, il protagonismo autoreferenziale degli eletti, che con più cariche gestiscono il partito a tutti i livelli non ci convince e non rispetta l’idea corale e fondativa del PD. Sulla base di queste riflessioni e sul lavoro da noi svolto sul territorio in questi ultimi due anni pensiamo di poter essere una voce autonoma nel Partito Democratico del Molise per fare eco a quella parte di elettorato che attualmente non condivide né si riconosce in questo modo di concepire le scelte politiche. Crediamo che l’organo assembleare sia il simbolo più vero del nostro sentire democratico e pertanto non possa essere messo da parte con il fallimentare risultato di facili vittorie per i nostri avversari e plausi indiscussi ai dichiarati artefici delle disfatte elettorali.

Consapevoli della grande azione che il partito debba tornare a rivestire nei territori, tutti noi sentiamo l’obbligo di farci promotori di una rinnovata riflessione politica ponendo al centro l’autonomia degli iscritti, l’elaborazione politico culturale ed il protagonismo generazionale. “ Bisogna avere orgoglio e umiltà insieme .

È con la crisi della politica che dobbiamo misurarci punto. Dove va la sinistra se non riusciamo a ristabilire un rapporto nuovo tra politica e popolo?” Alfredo Reichlin

“Vie Nuove” Partito Democratico del Molise
Annamaria Becci, circolo Pd Guglionesi

 Giuliana Ferrara, circolo Pd Petacciato, vice responsabile scuola e universita Pd Molise
Francesca Di Cristofaro, circolo Pd Campobasso,
Assemblea Regionale Pd Molise Manuela Cardarelli,
segreteria regionale PD Molise Nicoletta Bontempo,
segretario Circolo Palata,
Assemblea Regionale PD Molise Alessando Petriella,
Pd Campomarino: vice responsabile dipartimento lavoro Pd Molise Eduardo Cannarsa,
Pd Termoli Enrico D’Amario, circolo PD Petacciato,
responsabile Lavoro PD Molise Michele Di Giglio,
Pd Campomarino
Assemblea regionale Pd Molise: ufficio politico Roberto Mastrangelo, circolo Pd Mafalda,
ufficio politico Pd Molise

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4 Commenti

  1. ???
    ma di che parlano questi? il lavoro svolto negli ultimi due anni sul territorio? quale lavoro? quello che ha fatto credere a idv che poteva MANGIARSI il pd? oppure quello che ha portato a votare liste inciucio? oppure quella cara signorina di guglionesi che andrebbe denunciata? oppure quel caro ragazzo tanto caro all’ex sindaco di campomarino che gli ha dato la possibilità di aprire al porto un locale e poi ha votato centrodestra? oppure quella cara ragazza riccia di campobasso che alle politiche ha esultato nella sede di via ferrari perchè il pd non aveva l’onorevole, salvo poi rimarci fregata perchè nemmeno il suo senatore ce l’aveva fatta? e ora che questo passa con idv che farà la ricciolina, andrà anche lei con di pietro? tanto è in buona compagnia perchè tutti i firmatari di questo documento hanno deciso da tempo di consegnare il pd a di pietro perchè ci deve mettere a capo tutti loro!!!ma fatemi il piacere! potremmo andare avanti per ore e scrivere tutte le situazioni delle quali vi dovreste vergognare.

  2. Segretario aiutaci tu
    Quando un documento di partito, condivisibile o no ma legittimo, esce fuori e lo leggiamo sui giornali, significa che non c’è stato ascolto oppure che il dialogo non è stato sufficiente. Quando si risponde sui giornali in modo anonimo e non nella giusta sede, tra l’altro in toni offensivi e personali che sono modi di essere di destra, avviene il disgusto di come siamo diventati.

  3. x passione
    no, ti sbagli. Forse volevi scrivere dell’attuale dirigenza del PD che in questi due anni ha fatto di tutto per perdere ogni competizioni elettorali, frantumare il centrosinistra, e ancora insiste. O forse parlavi del personaggio che da presidente del PD, ora crea i “bidoni”, o pardon, i “contenitori”.