CAMPOBASSO _ La Confcommercio esprime tutto il proprio disappunto per il testo della legge regionale di riforma del commercio che la commissione consiliare, presieduta da Rosario De Matteis, ha deliberato all’unanimità e portato all’approvazione del Consiglio regionale. “Nonostante un’intensa e prolungata azione di concertazione- sottolinea il presidente dell’organizzazione, Paolo Spina- la legge deliberata dalla commissione non tiene praticamente in nessun conto i pareri delle associazioni di categoria e delle stesse organizzazioni dei lavoratori. Siamo peraltro stupiti dall’unanimità di voto espressa dalla commissione, composta oltre che da De Matteis dai consiglieri Di Pasquale, Fanelli, Pallante, Terzano, Pangia e Petraroia, segnalando con stupore il voto proprio di quest’ultimo, più volte accaloratosi nella difesa dei lavoratori del terziario, a suo dire ipersfruttati e oggi consenziente verso una riforma ultraliberista del settore. Con questa legge infatti si liberalizzano in modo scriteriato gli orari di apertura dei negozi e dove è presente anche una sola struttura di grande o addirittura di media distribuzione è possibile l’apertura per 52 domeniche l’anno. Noi abbiamo avuto al tavolo promosso dall’assessore Marinelli una posizione di equilibrio tra le esigenze di una offerta di servizi al consumatore anche nei giorni festivi e le esigenze dei piccoli imprenditori, che rischiano invece di essere travolti da una liberalizzazione tanto vasta e per nulla regolata. Sembrava che su questo punto ci fosse una sostanziale convergenza anche della parte politica, mentre oggi registriamo un completo passo indietro su tutta la materia. Peraltro nel testo licenziato dalla commissione viene svilito il ruolo di regolazione e di controllo della regione, e il ruolo delle parti sociali per disciplinare e in alcuni casi arginare il fenomeno della grande distribuzione, considerato che le organizzazioni di categoria realmente rappresentative sono l’unico luogo di sintesi tra le esigenze di tutti gli operatori economici a prescindere dalla loro dimensione. Anche le nuove aperture di strutture di grande distribuzione nel testo della missione De Matteis vengono praticamente liberalizzate nella loro quasi totalità. E questo quando nel Molise la Grande distribuzione ha già una presenza importante, per molti versi già ampiamente eccedente la domanda potenziale che il nostro territorio esprime.

E’chiaro che in base alle scelte della commissione il piccolo commerciante farà sempre più fatica a sopravvivere anche perché anche eventuali iniziative di supporto, come i centri commerciali naturali, vengono subordinati a complicazioni burocratiche e amministrative da renderli pressoché irrealizzabili. Siamo molto delusi e non mancheremo di decidere, se il testo rimanesse questo, forme di protesta più incisive. Chiediamo pertanto al presidente del Consiglio, e ai consiglieri tutti, la sospensione della discussione del testo prevista per domani, onde approfondire al meglio un argomento che la stessa commissione ha evidentemente affrontato con una certa superficialità. Fidiamo nella sensibilità dei consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione, di fronte ad un provvedimento che, se approvato così com’è, porterebbe a morte certa l’intero sistema delle microimprese commerciali regionali, quelle che continuano a assicurare, pur tra i sacrifici, il sostegno a migliaia di famiglie molisane”

Articolo precedenteA Termoli Sagra del Novello e Castagne l’11 novembre
Articolo successivoPiano Sociale di Zona: stabilito da Mascio calendario di incontri nei paesi dell’Ambito