TERMOLI – Con riferimento alla vicenda della FIAT di Termoli e le mancate autorizzazioni della CIGO da parte dell’INPS, e dopo una missiva da parte della stessa FIAT, di non anticipare più il pagamento della CIGO, senza le preventive autorizzazioni , sfociate in una protesta di massa rilevata puntualmente dalla stampa e quindi resa di dominio pubblico, diventa doveroso fare opportune precisazioni. Non è in atto nessun braccio di ferro tra FIAT e INPS.

La FIAT sostanzialmente nella nota ha inteso far rilevare la propria difficoltà nell’anticipare il pagamento della CIGO senza la necessaria autorizzazione. I periodi di CIGO non autorizzati partono dal mese di Gennaio 2013, ed è doveroso ricordare che fino alla retribuzione di Aprile con pagamento a Maggio l’azienda ha comunque anticipato il pagamento. L’anticipo diretto da parte dell’azienda come da normative in materia è dovuto dal momento in cui la CIGO stessa viene autorizzata e previo conguaglio dei versamenti a favore dell’INPS. L’INPS non ha responsabilità in merito, come fatto rilevare dalla stampa, in quanto ha regolarmente istruito le pratiche che devono essere necessariamente esaminate da una apposita commissione , che approva il periodo richiesto e da quindi possibilità nuovamente all’istituto di procedere per l’istruttoria successiva. La commissione provinciale per la CIGO industria è composta da quattro componenti di cui uno presidente, è rappresentato il sindacato, la parte datoriale, l’INPS e la Direzione regionale del lavoro.

La direzione regionale del lavoro ne ha attualmente la presidenza e il presidente ha l’onere della convocazione. Nella seduta del 11 aprile 2013 detta Commissione provinciale CIGO, a seguito di denunce formulate da una sigla sindacale sul presunto non corretto utilizzo della cassa integrazione da parte della Fiat, ha deciso di sospendere la definizione dell’istruttoria delle pratiche in questione. Successivamente, la direzione regionale del lavoro, e non l’INPS, come erroneamente è stato fatto intendere negli articoli di stampa , ha disposto accertamenti ispettivi sull’azienda, che sono tuttora in corso e non ha portato le pratiche FIAT in esame alla commissione.

L’anomalia rilevante consiste nel fatto che i due percorsi e cioè quello ispettivo in capo alla direzione regionale del lavoro, legittimo e non contestabile va separato da quello della commissione esaminatrice della richiesta di CIGO, la quale deve solo esaminare se ci sono le condizioni necessarie alla concessione. Dopo questa opportuna e necessaria precisazione, diventa invece necessario far rilevare l’impegno da parte della Direzione Provinciale e Regionale dell’INPS del Molise nonché del Comitato Regionale del’INPS che ha di fatto ricercato e trovato le soluzioni necessarie al fine di rimuovere tutti gli ostacoli in modo di evitare il disagio sociale conseguente.

A volte non è necessario trovare per forza i colpevoli ma attivarsi per le soluzioni. L’ INPS ha già preannunciato che per martedì prossimo il Direttore regionale del lavoro ha convocato la commissione in questione e che in quella data giungeranno le autorizzazioni necessarie a sbloccare la situazione della FIAT di Termoli.

Il Presidente del Comitato Regionale dell’INPS del Molise Giovanni Notaro

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