Video. L’assemblea monotematica ha approvato odg della minoranza mentre ha respinto l’emendamento che proponeva Di Brino come Commissario del Cosib.

L'assemblea monotematica su questione COSIB
L’assemblea monotematica su questione COSIB
TERMOLI _ Antonio Di Brino con le parole: “ringrazio e non accetto” respinge quella che ha definito la “polpetta avvelenata” preparata da Remo Di Giandomenico dei Popolari Liberali attraverso l’emendamento presentato nei giorni scorsi con il quale propone come vertice del Cosib il Sindaco della città. Si è animato alle battute finali il Consiglio comunale monotematico sul depuratore del Consorzio industriale Valle Biferno iniziato piuttosto in sordina alle 19 e terminato intorno alle 22 con il colpo di scena. Ed è stato il primo cittadino, nel corso dell’intervento in risposta alle numerose prese di posizione della serata giunte dalle file di maggioranza ed opposizione che ha lanciato il “colpo” all’indirizzo del centro sinistra, della ex maggioranza comunale, agli assessori della Giunta Greco in particolare.

Di Brino ha, infatti, sventolato sotto il naso degli ex assessori ed ex consiglieri di maggioranza i documenti e le delibere di autorizzazione allo smaltimento nel Depuratore del Cosib di Termoli del contestatissimo percolato di cui gli stessi esponenti dell’Idv e rappresentanti  della minoranza hanno urlato  allo scandalo chiedendo il Commissariamento del Cosib, la “testa” del Presidente Antonio Del Torto e l’immediata interruzione dello smaltimento di tali sostanze.

Insomma la bufera sollevata nei confronti di Del Torto sul percolato proprio dall’Idv e dal centro sinistra termolese sembra si sia trasformata in una sorta di “boomerang” ritortasi contro gli stessi consiglieri che hanno fatto parte della Giunta Greco e sono rimasti in rigoroso silenzio per diverso tempo denunciando solo negli ultimi tempi, con l’Amministrazione Di Brino, la vicenda dello smaltimento dei rifiuti speciali nel depuratore.  

Leggi il documentoEd è stato  Di Brino questa sera a tirare fuori i documenti ovvero gli atti protocollati al Comune di Termoli in data 6 aprile 2009 inerenti il progetto definitivo di “ottimizzazione ed adeguamento funzionale degli impianti per la produzione, il trattamento e lo smaltimento dei fanghi” poi approvato i primi di maggio dello stesso anno dall’allora dirigente dell’Urbanistica Berchicci.

Antonio Russo davanti a tale situazione e nonostante i documenti alla mano letti passaggio dopo passaggio dal Sindaco in sala consiliare davanti a tutti i presenti, ha preferito ricorrere alle minacce di querela per la tutela dell’Amministrazione Greco, l’unica cosa che ha saputo ribattere ai documenti “nero su bianco” tirati fuori da Di Brino.  

A pagina 4 del fascicolo documentale, sotto il capitolo “pretrattamento dei reflui liquidi” si legge: “l’impianto di Termoli è autorizzato al trattamento di rifiuti liquidi speciali, l’analisi delle cinetiche di reazione e delle volumetrie del processo biologico ha permesso di stabilire che è possibile trattare con le volumetrie a disposizione considerevoli quantità di percolati ed espurgo pozzi neri invece di scaricare direttamente in impianto i rifiuti liquidi. E’ necessario realizzare un impianto di pretrattamento in grado di eliminare gli elevati contenuti in solidi che alcuni rifiuti contengono: espurgo pozzi neri, percolati di discarica, pulizia delle reti”. Nello stesso progetto si evidenzia la necessità di potenziare la struttura depurativa per consentire il carico ad autobotti non provviste di sistema di pompaggio a pressione per cui: “sarà predisposta una stanzione di pompaggio autonoma. Per consentire il carico e l’estrazione dei reflui saranno realizzati due punti di presa: uno per il carico tramite autobotte ed uno per la tubazione di aspirazione della pompa di carico al digestore”. 

Tale progetto del 6 aprile 2009 risulta approvato piuttosto tempestivamente, il 4 maggio 2009, dall’allora dirigente del Settore Gestione del Territorio Luigi Berchicci, come si evince dagli atti.  

Ma le novità  non finiscono quì. Lo stesso Greco con apposita delibera aveva proposto la realizzazione di un impianto biodigestore anaerobico sempre nell’area del Cosib per lo smaltimento dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata. L’atto giuntale del 28 agosto 2009 è chiaro in tal senso: “si delibera di dare mandato al dirigente pro tempore del settore ambiente di avviare un percorso di fattibilità per la realizzazione di un impianto di biodigestore anaerobico da realizzarsi in un’area industriale-produttiva, su una superfice disponibile di 1,5 ettari”.

Dunque, pare strano che i consiglieri comunali di minoranza facenti parte della precedente amministrazione questa sera in consiglio sembravano non conoscere gli atti approvati dal dirigente Berchicci inerenti l’autorizzazione rilasciata allo smaltimento del percolato nel depuratore del Cosib.

L’assemblea civica, a conclusione di un lungo confronto con interventi che si sono susseguiti a catena da parte dei consiglieri di maggioranza e minoranza: Bruno Verini, Remo Di Giandomenico, Francesco Roberti, Di Giovane, Perricone, Farina, Erminia Gatti, Mario Di Blasio, Paolo Marinucci, Fernanda De Guglielmo, Antonio Russo, ha approvato l’ordine del giorno della minoranza comunale che rispecchia in pieno il documento dell’Amministrazione Di Brino consegnato al Consorzio industriale.

In sintesi si chiede la sospensione dello smaltimento di rifiuti extra-regionali nel depuratore di Termoli mentre la stessa assemblea ha bocciato l’emendamento presentato da Di Giandomenico dei Popolari-Liberali firmato anche da altri consiglieri comunali di centro sinistra inerente la richiesta al Presidente della Regione Molise e della Giunta municipale di nominare come commissario straordinario del Cosib il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino. L’ordine del giorno del centro sinistra è passato all’unanimità con la non partecipazione al voto della Consigliera Erminia Gatti.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

4 Commenti

  1. Eco…Balle
    Ma allora è vero che Greco e la sinistra già sapevano da tempo che al COSIB si trattava il percolato. Non interessa da dove arriva ma sempre di percolato si tratta: di quei rifiuti speciali tanto denunciati in queste ultime settimane. Quindi da Aprile 2009, in piena giunta ellenica, si sapeva benissimo cosa si smaltiva nel depuratore.