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TERMOLI _ All’età di 97 anni, il professore Corrado Gizzi, uno dei massimi esponenti per oltre mezzo secolo della cultura italiana contemporanea, è deceduto nel pomeriggio di Ferragosto nella Casa di Cura Villa Pini d’Abruzzo, amorevolmente assistito dai suoi famigliari. Il rito funebre avrà luogo a Pescara, venerdì 17 agosto, nella chiesa intitolata al Cuore Immacolato di Maria, in via Vespucci, alle ore 11. Molisano, nativo di Guglionesi (CB), aveva posto la sua dimora in Pescara allo scadere della seconda guerra mondiale.

Fu per anni Ordinario della cattedra di Scienze naturali, Chimica e Geografia nei licei abruzzesi, a partire dal 1949. Incaricato di Geografia nel corso di Lingue e letterature straniere presso la Libera Università Gabriele d’Annunzio di Pescara negli anni 1965-1969, ritornò, nel 1970 ad insegnare nel Liceo G. D’Annnzio di Pescara, dove rimase fino al pensionamento avvenuto nel 1981. Sposato dal 1947 con Lina de Lutiis, ebbe 4 figli: Giuseppe, Massimo, Cinzia e Federico. Esordì come poeta nel 1949, con il poemetto Ahasvevo, di 33 quartine di endecasillabi rimati. Seguirono negli anni successivi Ombre dal Vero, poesie con prefazione di Giuseppe Lipparini (1950); Ecologia del grano (1953); Equivalenti meteorologici del grano (1957); Sant’Adamo (1960), ristampato nel 2002 sotto il titolo “Come un verde abete); Chimica e Mineralogia, per i Licei (1965); Compendio di Chimica e Chimica generale e inorganica per le Scuole Superiori (1967); Geografia, per l’Università (1967), Australia Museo di fossili viventi, per l’Università (1967); Biologia, in 2 vol. per i Licei (1969); Geografia Generale, per i Licei (1969); La Natura intorno a noi, in 3 vol. per le Scuole Medie (1974); L’Astronomia nel Poema Sacro, in 2 vol. (1974); Giovanni Chiarini (1981); Il filo d’erba, poesie (1988); Omaggio a Saffo, Poesie (1991); Omaggio a Saffo – Variazioni (2003), poesie; Il filo d’erba, poesie (1988)…

Corrado Gizzi, con la sua dipartita, lascia una ferita profonda nel cuore della moglie Lina, dei figli e dei tantissimi amici ed estimatori sparsi in tutto il mondo. Il generoso intento di farsi lampada e guida dell’umanità è stato da Lui espresso in questi versi: “Intensamente breve come il lampo / che muore brillando sul mare, sul campo, / vorrei che trascorresse la mia vita / luce donando agli uomini infinita”. E così è stato.

Antonio Crecchia

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