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   Video intervista.
TERMOLI _ Le elezioni provinciali sono alle porte, quelle regionali imminenti ed a Termoli è già iniziata la mobilitazione in vista della “grande corsa”. Fervono in questi ultimi giorni i contatti con le segreterie regionali dei partiti di centro destra e sinistra da parte di consiglieri comunali, esponenti locali e molisani di movimenti politici e partiti. Insomma tutti sono scattati sull’attenti per avere il “famigerato posto al sole”.

Tra i nomi di possibili candidati spunta quello di Oreste Campopiano, segretario regionale del Nuovo Partito Socialista che già da qualche tempo si è allontanato dal Presidente della Regione Molise Michele Iorio anche se continua a restare all’interno dell’area del centro destra. La frattura con il Governatore, però, è ormai palese anche perchè si susseguono gli interventi dello stesso ex Presidente del Consiglio comunale in aperta polemica con le scelte e decisioni di amministratori vicini al gruppo di Iorio. 

Campopiano, interpellato da myNews, parla dei suoi nuovi progetti ed annuncia l’intenzione di volersi candidare alle

Oreste Campopiano
Oreste Campopiano
regionali.
Non sembra ancora aver completamente dimenticato qualche rancore derivante dalle scorse comunali (quelle del 2006)  da lui perse per una manciata di voti ed annuncia battaglia a Iorio e compagni.

Nelle dichiarazioni rilasciate in video critica la gestione del Pdl da parte di Ulisse Di Giacomo e l’Assessore alla Programmazione Vitagliano. Insomma un Campopiano determinato a restare autonomo, con le proprie idee

Erminia Gatti
Erminia Gatti
all’interno del Pdl. Non esclude, però, possibili novità. (guarda video intervista)

Tra gli altri nomi in ballo per le regionali c’è quello di Erminia Gatti che è al lavoro in Consiglio comunale come esponente della minoranza con Costruire Democrazia ed il Consigliere regionale Francesco Di Falco, tra i giovani del panorama politico molisano ma già di grande esperienza per i numerosi anni trascorsi a fare politica. 

In vista di tali appuntamenti, però, un vero e proprio “plotone” di facce nuove è pronto sul nastro di partenza a Termoli per cercare di far parte di qualche lista senza guardare troppo se si tratta di regionali o provinciali.  

Ebbene si, fa gola sempre di più la sedia in Consiglio regionale o i banchi di Palazzo Magno vista anche la gravissima crisi economica che ha investito tutti. In tanti aspirano ad entrare a far parte della “rosa dei candidati” per amore della politica, per portare avanti le proprie idee ma sono sempre più numerosi anche quelli che preferiscono trovarsi il “posticino” per sbarcare il lunario lavorando di meno e guadagnando molto di più.

Ed infatti per tale motivo nel panorama politico termolese ma non solo, spuntano sempre più spesso nomi che hanno poco o nulla a che vedere con la realtà locale ma sono animati da ben altre intenzioni. Insomma il mondo politico appartiene sempre di meno a persone che hanno idee e progetti da portare avanti per il bene della comunità, divenuta merce rara in realtà, ma sempre di più coloro che hanno intenzione di “sistemarsi” a fine mese.

L’arrembaggio dei nuovi arrivati non risulta sempre facile da portare a termine ma davanti ai lauti guadagni ben pochi si fermano ed i più preferiscono rischiare, magari anche tutto, ma tentare di arrivare fino in fondo alla corsa. Il “menage” attuale piace sempre di meno ai cittadini che ormai guardano in cagnesco gli appuntamenti elettorali. In realtà il “ricambio” della classe politica è fondamentale ma l’importante è non cadere dalla “padella alla brace”.

In questo “teatrino” a pagare per gli errori di oggi e di ieri di coloro che sono riusciti ad arrivare a sedersi su qualche poltrona purtroppo sono sempre i cittadini che devono mettere mano al portafoglio per ripianare i debiti della sanità,
per far fronte alla casse vuote del Comune di Termoli svuotate da scelte sbagliate e spesso scellerate di amministratori poco interessati al bene della comunità, per far fronte a consulenze pagate profumatamente ed anche ad errori in altri settori della gestione pubblica.

Lo scontento dei cittadini non tocca i partiti già in fibrillazione e gli iscritti vecchi e nuovi sono impegnati in contatti con i vertici nazionali a cadenza giornaliera e, secondo le prime testimonianze raccolte, ognuno pensa per se dimenticando amici vicini e lontani, parenti e persino alleati.

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