LARINO _ In data 25 ottobre 2010, visto l’articolo apparso sulla prima pagina de IL MATTINO del 24.10.2010 della giornalista anticamorra Rosaria Capacchione che faceva seguito a diverse inchieste di vari organi d’informazione locali riferiti all’illecito smaltimento dei rifiuti e al possibile avvelenamento di terreni agricoli e corsi d’acqua, ho inoltrato l’allegata nota all’attenzione dei vertici della Regione Molise non ricevendo al riguardo alcun riscontro.
Prendo atto che anche il responsabile dell’associazione AMBIENTE BASSO MOLISE a mezzo A.R. 13732722045-0 si era rivolto a Codesta Procura per segnalare l’anomala morìa di pesci nella Diga del Liscione. A tal proposito si comunica che nel corso degli ultimi mesi in più atti istituzionali ho sollecitato chiarimenti sulle ragioni che avevano determinato la morte dei pesci nella medesima Diga del Liscione con la connessa preoccupazione che le acque dell’Invaso, dopo il relativo trattamento di filtraggio e depurazione, giungono a decine di migliaia di cittadini del Basso Molise.
Dai riscontri apparsi sulla stampa locale emergono rassicurazioni da parte dell’ARPAM anche se tale Agenzia aveva condotto analisi chimico-fisiche che pare segnalassero già in una nota interna dello scorso novembre, il rischio di un elevato livello di trialometani che non escludeva totalmente la connessione con l’anomala morìa di carpe summenzionata.
Tenuto conto dei disagi che in queste ore stanno avendo circa 60 mila cittadini del Basso-Molise, sorge il dubbio se potevano essere adottati interventi tempestivi che probabilmente avrebbero potuto evitare tali difficoltà. E più in generale resta da acquisire le cause a monte che hanno determinato l’afflusso di specifiche sostanze organiche nella Diga che potrebbero aver causato la morìa dei pesci e un innalzamento del livello di trialometani.
Michele Petraroia
il caro Petraroia scrive un comunicato al giorno, comunque ce li può risparmiare perchè di visibilità già ne ha avuta abbastanza ,lo conosciamo ed è per questo che alle prossime amministrative non lo voteremo.
E’ senz’altro vero che il consigliere Pietraroia interviene probabilmente troppo, e spesso inopinatamente, su tanti temi ma questa volta ha fatto centro:ci sono precise responsabilità riconducibili agli Enti di gestione e di controllo e, successivamente, ad altri soggetti.