Giancarlo Totaro
TERMOLI _ Continuano a pervenire domande sulla salubrità dell’acqua dell’acquedotto, ma la domanda principe che comunque le racchiude tutte rimane la stessa : ci si può fidare dei risultati resi pubblici e comunicati ai comuni sulle reali concentrazioni dei trialometani nell’acqua potabile? Si può bere ? se si hanno ifiltri all’ingresso delle tubazioni l’acqua se pur inquinata si purifica , etc. etc. ? Tali domande non hanno risposte certe e sono quelle ufficialmente diffuse dagli enti preposti al controllo delle acque . Fino a prova contraria i risultati delle analisi devono essere accettati per buoni ed essere considerati attendibili quelli diffusi ufficialmente .

L’unico consiglio personale e fraterno che mi sento di dare è quello di di astenersi dal farne un uso edibile ( cioè berla ) fino ad almeno a tre rilevazioni normali di concentrazioni di trialometani che siano abbastanza concordanti tra le analisi chimiche eseguite sulle acque dagli enti preposti allo scopo. Però a me appare sempre più chiaro che la domanda non è tecnica, scientifica o medica, ma semplicemente legata alla paura che nasce dalla sensazione che molti cittadini hanno che in realtà non sia l’acqua ad essere contaminata ma vi sia una contaminazione politica e partitica degli enti deputati alla sorveglianza e tutela della salute ,che li rende poco o per nulla credibili. E’ evidente che a questi quesiti non possono esistere risposte tecniche sufficienti rassicurare veramente perchè il problema non sono le analisi ma sono ritenuti gli analizzatori.

dott. Giancarlo Totaro – Patologo

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2 Commenti

  1. Finalmente
    Vedo finalmente che il punto serio della questione e stato colto anche da lei e descritto chiaramente nell’ultimo rigo dell’articolo che ripropongo (il problema non sono le analisi ma sono ritenuti gli analizzatori) se ognuno di noi facesse il proprio dovere con serieta e profesionalità non saremmo in questa situazione di incertezza.Saluti