TERMOLI _ Un deciso no alla proposta di insediamento al largo della costa molisana dell’impianto eolico off-shore realizzata dalla società milanese Effeventi srl. E’ questo il messaggio contenuto nel testo dell’ordine del giorno presentato alla segreteria della presidenza del Consiglio regionale del Molise dal consigliere di maggioranza Francesco Di Falco (Per il Molise – Iorio presidente). Una iniziativa, quella avanzata dall’esponente che sostiene la giunta Iorio, concertata con gli amici dell’amministrazione comunale di Petacciato, assai sensibili alla salvaguardia del patrimonio naturalistico litoraneo molisano. In un quadro di assunzione di responsabilità verso il territorio e nell’ambito delle iniziative volte alla tutela e alla difesa di un lembo di terra, quale quello costiero – sostiene Di Falco – è giusto, anzi doveroso e sacrosanto, che la massima istituzione politica regionale si esprima negativamente rispetto a questa proposta invasiva, promuovendo l’impegno del governo regionale affinché attivi tutte le sollecitazioni possibili e opportune affinché non si conceda la concessione demaniale marittima”.

Per il consigliere Di Falco troppo rischioso sarebbe per le potenzialità di valorizzazione della costa insediare un parco eolico marino, che rischierebbe di vanificare, compromettendoli definitivamente, gli sforzi compiuti dalle istituzioni e anche dagli operatori economici privati per rendere competitivo il territorio sotto il profilo turistico, oltre a ledere le altre attività connaturate. “Auspico che l’intera assemblea consiliare aderisca alla proposta cosicché la Giunta regionale possa muoversi con estrema tempestività nelle sedi competenti per impedire che il progetto vada a buon fine”.

                                                                                                 Il Consigliere regionale del Molise
                                                                                                 Il Consigliere (Francesco Di Falco)

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2 Commenti

  1. vediamo tutti i passaggi
    … se una ditta ha fatto un progetto, prima di realizzarlo qualcun altro lo ha autorizzato.Se è passato alla fase di realizzazione, qualcuno che poteva dissentire in fase di progettazione, probabilmente non lo ha fatto. Adesso i sondaggi suonano a maggioranza “no” e qualcuno si è accorto che forse… intanto è stato autorizzato! eolico a mare “no” e sulle montagne deturpate nel loro paesaggio e nella loro risorsa? “si”, perchè sono in molti a ritenerlo o che lo hanno ritenuto utile, forse alle tasche dei comuni e non solo. e perchè “no” anche al mare? dimenticavo, ci sono i tecnici che.. gli esperti che… tutti pagati con soldi pubblici! ma, domanda retorica: “esiste un piano regionale energetico”? eventuali danni alle ditte per il tardivo, forse, diniego chi li pagherà? il danno ambientale ed economico alla “nuova economia” della montagna derivata dall’eolico che si dice selvaggio chi lo pagherà? onestamente e cerentemente si potrebbe pensare ad una cosa, a mio avviso semplice, cioè che a pagare non siano più i cttadini ma “quelli delle firme” prima, durante, dopo e dopo i ripensamenti? in queto caso, solo in questo caso, il Popolo sarebbe sovrano! altrimenti, beh altrimenti a me sembra che sia solo copertina per dibattere e coperta per coprire. non ti pare francesco? con affetto

  2. ma in che mani siamo finite…..
    mi preoccupa il fatto che si occupi del problema ..Come mai se sei così convinto per il no, hai dovuto aspettare che si pronunciasse la provincia, il comune di termoli, il comune di petacciato, l’unione dei comuni…..non ti sei fatto promotore di iniziative che scongiurassero i pali a mare?
    ….non vedo l’ora che si torna a votare alla regione…