A Lara Leonardi e Licia Baraldi il Gip di Larino ha concesso i domiciliari. Una cinquantina i casi accertati solo dalla questura di Campobasso, ma gli investigatori ritengono che siano circa 300 e anche in altre regioni. L’anello di raccordo con l’organizzazione erano, secondo gli inquirenti, era il funzionario e dipendente delle Poste di Reggio Emilia e Montecchio Emilia (Reggio Emilia). Il primo riceveva la documentazione omettendo i necessari controlli per l’inoltro dei documenti; il secondo si rendeva disponibile a depositare e inviare le pratiche di soggiorno dirette a Campobasso. Troppe, però, e sempre da quell’ufficio. Una situazione poco chiara che ha indotto a eseguire controlli approfonditi.
A Lara Leonardi e Licia Baraldi il Gip di Larino ha concesso i domiciliari. Una cinquantina i casi accertati solo dalla questura di Campobasso, ma gli investigatori ritengono che siano circa 300 e anche in altre regioni. L’anello di raccordo con l’organizzazione erano, secondo gli inquirenti, era il funzionario e dipendente delle Poste di Reggio Emilia e Montecchio Emilia (Reggio Emilia). Il primo riceveva la documentazione omettendo i necessari controlli per l’inoltro dei documenti; il secondo si rendeva disponibile a depositare e inviare le pratiche di soggiorno dirette a Campobasso. Troppe, però, e sempre da quell’ufficio. Una situazione poco chiara che ha indotto a eseguire controlli approfonditi.