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La spiaggetta di San Domino
SAN DOMINO – “Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole”. Giovanni Verga ne ‘I Malavoglia’ può essere utilizzato per una plastica rappresentazione della settimana dedicata al corso per sub non vedenti ‘Fondali Aperti a tutti’, voluto dal presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella. Grazie al progetto, realizzato alle Isole Tremiti, quattro non vedenti hanno potuto realizzare il proprio sogno di diventare dei sub a tutti gli effetti.

Il corso realizzato dall’Ente Parco e l’Area Marina Protetta di Tremiti in collaborazione con l’Associazione ‘Albatros- Progetto Paolo Pinto’, è la naturale prosecuzione delle attività svolte nel 2012 per la formazione di istruttori e guide per l’accompagnamento in mare di subacquei non vedenti con un operatore per ogni diving locale. Daniela Pierri di Bologna, Roberto Polsinelli di Roma, Carmine Cesario di Bari, Giampiero Sacco di Frosinone hanno vissuto quest’esperienza ed hanno superato brillantemente il corso di formazione, conseguendo il brevetto di sub riconosciuto dalla Federazione Internazionale. Ai ragazzi e ragazze non vedenti ed ipovedenti sono state consegnate anche le guide in linguaggio braille del Parco Nazionale del Gargano durante una gioiosa festa pubblica svoltasi sabato sera sull’Isola di San Domino, presenziata dai deus ex machina di quest’esperienza: Stefano Pecorella, Presidente del Parco Nazionale del Gargano, ed Angela Pinto, Presidente dell’Associazione ‘Albatros-Progetto Paolo Pinto’. La metodica didattica proposta da questi specifici corsi di formazione ha una impostazione che cambia l’approccio statico e ghettizzante della realizzazione di un sentiero, esclusivamente riservato ai disabili, in uno diretto che fa sentire il non vedente, non più solo trasportato passivamente sott’acqua, ma protagonista assoluto della sua immersione.

In sintesi il sub non vedente può immergersi insieme agli altri sub ed eseguire le stesse identiche immersioni che fanno gli altri in qualsiasi luogo senza doversi limitare ai soli sentieri subacquei attrezzati, esplorando e “osservando” con le mani e attraverso un riconoscitore subacqueo in Braille gli habitat sommersi e le specie senza sentirsi diverso. L’apprezzamento per il progetto è stato formalmente espresso da Giovanni Malagò, Presidente Nazionale del CONI – di cui il Presidente Pecorella è responsabile dell’ambito sport&ambiente del Comitato di Foggia-, il quale oltre a complimentarsi per l’impegno nella diffusione di nuove pratiche sportive nel connubio tra sport e natura, ed inclusive da un punto di vista sociale, si è impegnato affinché le immersioni subacquee a Tremiti divengano modello d’eccellenza e capofila di sperimentazione in Italia.

Un’altra pietra miliare è stata posta per Tremiti e per tutto il sistema ricettivo-turistico del Gargano – afferma il Presidente Pecorella-. Questa ennesima ed emozionante esperienza ha contribuito ulteriormente ad segnare il cammino che l’Ente Parco e l’Amp stanno segnando da due anni, ovvero la conciliazione della tutela dell’ambiente con la valorizzazione economica e sociale del territorio. Stare a contatto per diversi giorni con questi ospiti che vengono definiti ‘diversabili’, vivere con loro minuto per minuto la fase teorica e pratica, assistere al loro ‘battesimo’ subacqueo, mi ha personalmente arricchito da un punto di vista umano. La loro sensibilità è straordinaria – conclude Pecorella-. Loro, assieme alle nuove generazioni, sono i veri testimonial del nostro stupendo Gargano, sentinelle che più di chiunque altro hanno a cuore la nostra terra ed il nostro mare, facendosi promotori di encomiabili comportamenti che mirano alla tutela e valorizzazione della nostra biodiversità. Ringrazio Angela Pinto per averci ‘aperto gli occhi’ su questo fantastico mondo, facendo anche sì che le Tremiti siano un eccellente punto di riferimento dell’equità sociale e della sperimentazione di una nuova fase turistica”.

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