Oreste CampopianoTERMOLI _ Vivo con preoccupazione la vicenda della contaminazione dell’acqua di condotta da trialometani , evento che non pochi danni e disagi sta producendo in una vasta area territoriale del basso Molise. E dico subito che le risposte date (tardivamente) ai cittadini non sono state affatto esaustive e men che meno convincenti. Le Autorità preposte, si incaricheranno di fare chiarezza , anche in sede giudiziaria. Ciò che qui interessa è cercare di chiarire alcuni profili oscuri , attesa la delicatezza, la gravità e la vastità del fenomeno.

In una intervista resa ad un noto quotidiano on line lo scorso 23 dicembre, il Presidente dell’Azienda Molise Acque ha riferito la presenza di trialometani nell’acqua alla più elevata concentrazione di cloro immesso nell’impianto di potabilizzazione che si trova a valle della diga del Liscione, circostanza – a suo dire- imposta dall aumentato carico di inquinanti e di fanghi nell’invaso per “le piogge abbondanti e le nevicate dei giorni scorsi”. Il basso Molise -riferisce ancora il Presidente- “…beve e cucina con acqua di fiume depurata, resa potabile attraverso un complicato e costosissimo sistema che avviene con immissione di sostanze chimiche” Ed aggiunge “ IL SISTEMA DI POTABILIZZAZIONE È VECCHIO E MOSTRA LE SUE PECCHE ED I SUOI LIMITI”.

L’onestà intellettuale del Presidente non esime l’Azienda e con essa la Regione da evidenti responsabilità, quanto meno di carattere politico-programmatico . Provo a chiarire l’appunto. Se è vero, come è vero, che una larga e popolosa fascia territoriale del basso Molise viene servita di acqua potabile dall’unico impianto esistente a valle della diga realizzato circa 35 anni fa, e se è vero quanto ci dice il Presidente dell’Azienda che “il sistema è vecchio e mostra le sue pecche ed i suoi limiti…” allora mi chiedo:
1) perchè non si è data priorità ad interventi radicali di ammodernamento dell’impianto di potabilizzazione essendone nota la vetustà e la oggettiva possibilità, in presenza di maggiori concentrazioni di inquinanti, di malfunzionamenti o di fenomeni chimici rilevanti, connessi alla necessità di aumentata clorazione delle acque?
2) Se i prevedibili fattori esterni quali piogge e nevicate possono provocare il ripetersi di quanto accaduto in questi giorni (data anche la natura torrentizia del Biferno), in quali forme e con quali modalità potrà essere tutelata tempestivamente la popolazione e lo stesso bene primario costituito dalla risorsa idrica?
3) Perchè mai la Regione Molise anzichè individuare e programmare in tempo utile risorse finanziarie idonee per i necessari interventi su impianti tecnologici indispensabili alla intera collettività degli utenti ed alle attività economiche sul territorio, ha ritenuto invece di accogliere con stucchevole tempestività la istanza del COSIB di Termoli finalizzata a raddoppiare l’impianto di depurazione consortile nel dichiarato intento “ di originare la cassa necessaria a garantire l’equilibrio economico finanziario dell’Ente…” e ricevere così più agevolmente reflui industriali provenienti da ogni parte del centro sud d’Italia ?.
4) Perchè anche su questa vicenda è calato il colpevole silenzio dei vertici regionali e dei suoi organi di programmazione? Qualche mese addietro ebbi modo di rilevare che uno dei problemi irrisolti di questa nostra Regione è costituito dall’uso troppo spesso disinvolto degli Enti e delle Istituzioni pubbliche da parte dei soggetti di vertice e che le scelte,anche quelle che hanno ricadute forti sul territorio, vengono sistematicamente sottratte ad ogni forma di controllo, in quanto anche il controllo viene rimesso sostanzialmente alle stesse persone che agiscono quali referenti istituzionali del territorio.

In questo contesto mi aspetterei una chiara e decisa presa di posizione da parte di chi ha avuto pluriennale mandato a governare il Molise, ma sono certo che anche questa volta il silenzio calerà inesorabile nel vuoto siderale di una Regione cui hanno sottratto anche la speranza. Ma sono altrettanto certo che il messaggio augurale del Governatore di fine anno inizierà così: “cari amici molisani, il 2011 sarà l’anno in cui verrà realizzata l’autostrada Termoli – San Vittore, un opera pubblica che abbiamo fortemente voluto e difeso pur tra le tante difficoltà, un’opera che si inquadra tra le priorità del Governo nazionale…bla bla bla” . Provate a risentire il messaggio dello scorso anno. E sapete perchè? perchè in Molise la programmazione NON ESISTE . Si risolve nel cambiare l’anno, voltando pagina al calendario !!! Auguri.

Avv.Oreste Campopiano
 Segr.Reg.N.PSI MOLISE

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