LARINO _ Per tutto il mese di luglio e nelle ultime due settimane di agosto (il giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 davanti all’ospedale e la domenica dalle ore 18,30 alle ore 21,30 nel Centro Storico), il Comitato per la difesa dell’ospedale “G. Vietri” di Larino, continua la sua raccolta di tessere elettorali nell’intento di verificare il crescente e tumultuoso dissenso dei cittadini di tutto il territorio interessato alla fruizione dei servizi del nostro nosocomio. Intanto, mentre il Presidente della Regione si affanna a ricercare una perduta virtuosità amministrativa, non si fermano i tagli e le chiusure di servizi obbligatori al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA). Si stanno verificando delle vere e proprie interruzioni di pubblici servizi! La chiusura dell’ambulatorio di ginecologia, infatti, dimostra che la mannaia dello scellerato piano di rientro non si è fermata ma continua, indisturbata, il suo massacro delle prestazioni sanitarie indispensabili, tra la incredulità della gente comune e la inettitudine dei “politici dominanti” aspiranti a future battaglie elettorali contro i mulini a vento.

Così, mentre per la ginecologia si sta recitando “l’eterno riposo”, altre Pompe Funebri organizzano le esequie dell’Hospice i cui operatori, assunti con contratti a progetto, non sono stati rinnovati, mentre pare ci fosse il margine per assumere UNA SOLA PERSONA … proveniente da Isernia. Il Comitato Pro Vietri grida allo scandalo dal momento che a Larino non solo ci vogliono MORTI, ma pretendono anche di trarre guadagno dai nostri cadaveri, con buona pace della nostra Amministrazione Comunale che si dimostra, ogni giorno di più, priva di “spina dorsale” e di un benché minimo barlume di dignità. Nella sala consiliare aleggiano come fantasmi le parole dell’Assessore Michele Urbano: “dobbiamo essere pronti alle dimissioni se ci tolgono i reparti di ginecologia ed ostetricia!” ed ora che le donne, le future mamme, i bambini, di Larino e di tutti i paesi del circondario, sono stati privati anche dei relativi, superstiti servizi ambulatoriali ci tocca constatare che l’Assessore è saldamente bullonato alla sua poltrona. Così pure il Vice Sindaco nonché Assessore alla Sanità, Giovanni Quici, nonostante il suo proposito di dimissioni in caso di smantellamento del “Vietri”, è ancora al suo posto.

Attento Giovanni! Potrebbero spuntarti presto coda ed orecchie d’asino se insisti a credere ancora alle favole di quel “Lucignolo” di nome Percopo che da sotto i baffi favella ancora di un paese dei balocchi e sull’atto aziendale sentenzia “morte al “Vietri”! E quanto alla faccia che dice di metterci, farebbe bene a nasconderla: è ormai di per sè stessa sinonimo di assoluta mancanza di credibilità, secondo solo a Iorio. E il Sindaco Giardino? Lo sappiamo, è sempre lì che lavora sott’acqua. Gli fanno buona compagnia i suoi omologhi dei centri limitrofi e tutti insieme non sanno proprio che pesci pigliare in materia di politiche a tutela delle proprie comunità.

A proposito cosa c’è di vero sulla notizia che il famoso Laboratorio del Vietri ( tanto celebrato per i suoi alti riconoscimenti presso il Ministero della Sanità) sia oggetto di “spartizione” di personale e di attrezzature? A quanto sembra le rapine continuano! Comitato per la difesa dell’Ospedale “G.Vietri”

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